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Monaco, Costa: "Ue al fianco dell'Ucraina. Sia inclusa nei colloqui di pace"

Il presidente del Consiglio europeo António Costa
Il presidente del Consiglio europeo António Costa Diritti d'autore  Matthias Schrader/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Matthias Schrader/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Andrea Barolini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente del Consiglio europeo Costa ha ribadito che l'Ue è e resta al fianco dell'Ucraina, e ha chiesto che Kiev sia coinvolta in qualsiasi colloqui di pace con la Russia

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“Continueremo a stare al fianco dell'Ucraina nei negoziati, fornendo garanzie di sicurezza, nella ricostruzione e come futuro membro dell'Unione Europea”. Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio europeo António Costa, intervenendo sabato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. L'Ue, dunque, riafferma il proprio sostegno a Kiev.

"L'accordo con la Russia non dovrà essere un semplice cessate il fuoco"

Costa ha quindi sottolineato l'importanza di includere l'Ucraina nei futuri negoziati di pace, e ha precisato che solo Kiev può indicare il momento in cui ci saranno le condizioni per aprire dei colloqui con la Russia. "Promettere concessioni prima di qualsiasi negoziato è un errore enorme”, ha quindi sottolineato il dirigente europeo, che si è posto in questo senso in linea con quanto dichiarato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Quest'ultimo ha dichiarato che nulla dovrebbe essere deciso sull'Ucraina senza un loro coinvolgimento. Ha aggiunto poi che Kiev non può farcela da sola e ha bisogno di un sostegno continuo sia da parte dell'Unione europea che degli Stati Uniti. Costa ha poi aggiunto che qualsiasi accordo futuro non dovrà limitarsi a “un semplice cessate il fuoco”, ma dovrà garantire che la Russia cessi di rappresentare un fattore di rischio per la sicurezza internazionale: “Non si può premiare l'aggressore. Si deve garantire che Mosca non sia più una minaccia per l'Ucraina, per l'Europa, per i suoi vicini”.

Le parole di Costa a un giorno dal duro attacco di Vance

Le dichiarazioni di Costa arrivano a un giorno di distanza da quelle del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, che ha criticato aspramente l'approccio dei governi europei alla democrazia. Il membro dell'amministrazione Trump ha affermato che la più grande minaccia alla sicurezza dell'Europa non arriva dalla Russia o dalla Cina, bensì dall'interno, ed è dovuta a un “arretramento dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d'America”.

Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito l'Europa che “sono finiti i vecchi tempi in cui l'America sosteneva l'Europa solo perché l'aveva sempre fatto” e ha spiegato che è arrivato il momento di creare una “forza armata d'Europa. Qualche giorno fa, il presidente Trump mi ha raccontato della sua conversazione con Putin. Nemmeno una volta ha detto che l'America ha bisogno dell'Europa al tavolo. Questo la dice lunga”.

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