Il portavoce del governo israeliano David Mencer ha dichiarato ai giornalisti lunedì che un elenco fornito da Hamas mostra che solo 25 dei 33 ostaggi da rilasciare nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco sono ancora vivi
Otto dei 33 ostaggi israeliani che Hamas doveva rilasciare nella prima fase del cessate il fuoco a Gaza sono morti, secondo una lista di Hamas visionata dal governo israeliano.
Il portavoce del governo David Mencer ha dichiarato ai giornalisti lunedì che Hamas sostiene che gli altri 25 sono vivi.
Israele ha dichiarato che il prossimo rilascio di ostaggi avverrà giovedì, seguito da un altro sabato.
Se gli ostaggi siano vivi o morti all'interno di Gaza è stata una domanda straziante per le famiglie in attesa che hanno spinto il governo israeliano a raggiungere un accordo per liberarli, temendo che il tempo stesse per scadere.
Circa 90 ostaggi sono ancora detenuti e le autorità israeliane ritengono che tra un terzo e la metà di loro siano stati uccisi nell'attacco iniziale o siano morti durante la prigionia.
La prima fase del cessate il fuoco, raggiunto dopo oltre un anno di negoziati, dura fino all'inizio di marzo e prevede il rilascio di un totale di 33 ostaggi e quasi duemila prigionieri palestinesi.
La seconda fase, molto più difficile, deve ancora essere negoziata. I colloqui sulla seconda fase dovrebbero iniziare lunedì prossimo, sedicesimo giorno del cessate il fuoco raggiunto il 19 gennaio.
Hamas ha dichiarato che non rilascerà gli ostaggi rimanenti senza la fine della guerra, mentre Israele ha minacciato di riprendere l'offensiva finché Hamas non sarà distrutto.
Entrambe le parti non hanno ancora trovato un accordo su un piano per governare Gaza. Hamas ha dichiarato di essere disposto a farsi da parte, ma potrebbe comunque cercare di avere un ruolo in un futuro governo, cosa che Israele ha rifiutato.