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Nyt, Cecilia Sala libera con l'intervento di Elon Musk: contatti con l'ambasciatore iraniano all'Onu

Cecilia Sala atterra in Italia dopo la prigionia in Iran, 8/01/2025
Cecilia Sala atterra in Italia dopo la prigionia in Iran, 8/01/2025 Diritti d'autore  Filippo Attili/AP
Diritti d'autore Filippo Attili/AP
Di Ilaria Cicinelli
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Secondo il New York Times, il fidanzato della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre scorso in Iran e poi liberata l'8 gennaio ha contattato Elon Musk nel tentativo di accelerare la scarcerazione. Musk ha confermato di aver parlato del caso con l'ambasciatore iraniano all'Onu

Il proprietario di Tesla e di X Elon Musk ha confermato di essere intervenuto per accelerare il rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala, secondo quanto riporta il New York Times che cita due funzionari iraniani, tra cui un diplomatico del ministero degli Esteri di Teheran.

I contatti tra il fidanzato di Sala e il referente italiano di Musk

Il 29 dicembre scorso il compagno di Sala, Daniele Raineri, ha inviato un messaggio ad Andrea Stroppa, il referente di Musk in Italia, chiedendogli di portare all'attenzione del miliardario la situazione. In un'intervista, Raineri ha dichiarato di aver pensato a lui perché aveva letto di un canale di comunicazione aperto tra Musk e alcuni diplomatici iraniani.

Stroppa aveva poi dichiarato che il miliardario aveva "preso atto della richiesta, ma che non sapeva se fosse stato coinvolto nel caso". Poco dopo la visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla residenza di Trump Mar-a-Lago, in Florida, il miliardario avrebbe contattato l'ambasciatore iraniano all'Onu Amir Saeid Iravani per discutere del caso.

I due funzionari iraniani hanno detto al Nyt che quando Musk ha parlato con l'ambasciatore ha chiesto che l'Iran rilasciasse la giornalista e lo ha rassicurato sul fatto che gli Stati Uniti non avrebbero fatto pressione sull'Italia per estradare Abedini.

In un punto stampa dopo la liberazione di Sala, Meloni ha dichiarato di non avere notizie di un ruolo di Elon Musk nella scarcerazione. Un portavoce dell'amministrazione Biden ha dichiarato che il governo statunitense non è stato coinvolto nei negoziati.

La scarcerazione di Sala e la promessa di Musk: "No pressioni Usa per estradizione Abedini"

Sala era stata arrestata il 19 dicembre scorso nella capitale iraniana Teheran, apparentemente per aver "violato la legge islamica". L'Iran ha poi liberato la giornalista lo scorso 8 gennaio e quattro giorni dopo l'Italia ha rilasciato l'ingegnere iraniano Mohammad Abedini. Una mossa lampo che ha portato molti a ipotizzare uno scambio di prigionieri tra i due Paesi.

Abedini era stato trattenuto in territorio italiano su richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dopo che un tribunale federale del Massachusetts lo ha accusato di aver procurato all'Iran la tecnologia per i droni poi utilizzata nell'attacco alla base statunitense in Giordania, nel gennaio 2024.

Nyt: Sala arrestata dall'Iran per accelerare il rilascio di Abedini

L'Italia ha arrestato Abedini a metà dicembre mentre transitava all'aeroporto di Milano Malpensa. Tre giorni dopo gli agenti della Guardia Rivoluzionaria hanno fatto irruzione nella stanza d'albergo di Sala, mettendola in isolamento nel carcere di Evin. La donna si era recata in Iran con un visto da giornalista.

Sempre secondo il Nyt, un membro delle Guardie rivoluzionarie e i due funzionari iraniani hanno dichiarato che la giornalista era stata arrestata per per fare pressione sull'Italia per il rilascio di Abedini.

A novembre, poche settimane prima dell'arresto di Sala, Musk ha incontrato per più di un'ora l'ambasciatore iraniano nella sua residenza a Manhattan, per discutere di come allentare le tensioni tra Teheran e Washington nel momento in cui la nuova amministrazione Trump si preparava a prendere il potere.

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