Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto discrezione e moderazione per il caso del cooperante italiano Alberto Trentini come per quelli di Sara Piperno e Cecilia Sala
"Ieri attraverso un incontro tra il segretario generale e l'incaricato d'affari dell'ambasciata in Venezuela abbiamo ribadito la richiesta di liberazione del nostro cittadino" Alberto Trentini "e di tutti gli altri detenuti politici'' nel Paese. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti alla Farnesina riguardo al cooperante italiano fermato il 15 novembre dalle autorità venezuelane e di cui non i famigliari non hanno notizie da due mesi.
''Ci è stato confermato che è detenuto'', ha proseguito Tajani affermando che "è stata chiesta una visita consolare e che venga detenuto nel rispetto delle regole". Tajani ha aggiunto che l'Italia sta lavorando in tutti i modi per venire a capo della situazione, "nello stesso modo in cui abbiamo lavorato per riportare a casa gli altri italiani da quando siamo al governo". Il titolare della Farnesina ha poi ricordato che sono "otto gli italo-venezuelani" in carcere nel Paese sudamericano.
"Continua l'attività diplomatica senza clamore e polemiche" ma "con la determinazione necessaria per raggiungere questo obiettivo, prima per verificare le condizioni di salute e poi fare in modo che possa essere liberato -, ha aggiunto Tajani -. Come abbiamo chiesto discrezione e moderazione per Piperno e Sala, la chiediamo anche per questo caso".
La famiglia di Trentini: sia liberato presto
"Alberto Trentini è un cooperante e proprio questa sua missione umanitaria in Venezuela deve costituire 'un ponte di dialogo' che consenta di raggiungere il risultato del suo pronto rientro in Italia. Lo chiediamo con forza e speranza", ha dichiarato la famiglia di Trentini attraverso la legale Alessandra Ballerini mercoledì. "La tradizione di familiarità tra Italiani, una delle più importanti comunità nel paese sudamericano, e Venezuelani impone questo segnale di pacificazione", si legge ancora nella nota.