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La presidente messicana Sheinbaum: "Golfo d'America? Meglio America messicana"

FILE: Il presidente messicano Claudia Sheinbaum tiene un briefing con i media dal Palazzo Nazionale di Città del Messico, 2 ottobre 2024.
FILE: Il presidente messicano Claudia Sheinbaum tiene un briefing con i media dal Palazzo Nazionale di Città del Messico, 2 ottobre 2024. Diritti d'autore  Fernando Llano/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Fernando Llano/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Kieran Guilbert
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La presidente messicana Claudia Sheinbaum risponde con ironia alla proposta di Donald Trump di chiamare il Golfo del Messico "Golfo d'America"

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La presidente messicana Claudia Sheinbaum scherza sulla proposta del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di dare al Golfo del Messico il nuovo nome "Golfo d'America". Sheinbaum sostiene invece che il nome più appropriato per il Nord America sarebbe "America messicana".

Le dichiarazioni di Sheinbaum sono arrivate mercoledì, dopo la prima conferenza di Trump da presidente eletto a Mar-a-Lago. Oltre a chiedere di ribattezzare l'area fra la Florida e Cancun "Golfo d'America", Trump ha chiesto che il Canada diventi parte degli Stati Uniti. Inoltre, ha evocato la possibilità di usare la forza militare o di fare pressioni economiche per prendere il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama.

Nella sua conferenza stampa, Sheinbaum ha risposto a Trump in modo originale: si è messa di fronte a una mappa della regione risalente al 1607, in piena epoca coloniale, dove il Nord America viene chiamato "América Mexicana" o "America Messicana". Un nome usato anche nella Constitution of Apatzingán del 1814, considerato dal Paese la sua primo costituzione.

"Suona bene, vero?", ha detto con sarcasmo.

Trump, che entrerà in carica per un secondo mandato il 20 gennaio, martedì ha anche detto che il Messico "deve smettere di far entrare milioni di persone nel nostro Paese" e ha sostenuto che il Paese è gestito dai cartelli della droga. Sheinbaum ha smentito con forza questa affermazione, dicendo: "In Messico governa il popolo".

Questo scambio anticipa la linea dura che Sheinbaum, presidente fin da ottobre, adotterà nei confronti di Trump dopo le sue minacce di deportazioni di massa e di dazi sulle merci messicane.

Il predecessore e mentore politico di Sheinbaum, Andrés Manuel López Obrador, da molti considerato un populista come Trump, anche se di sinistra, è stato in grado di collaborare con Trump negli anni passati, al punto che il suo governo ha bloccato per anni il passaggio dei migranti verso nord su pressione degli Stati Uniti.

In merito alla promessa di Trump, a novembre, di imporre dazi del 25 per cento sulle importazioni messicane, Sheinbaum ha avvertito che risponderà a eventuali dazi americani al Messico con gli stessi mezzi. Per la presidente, qualsiasi tassa del genere è "inaccettabile e causerebbe inflazione e perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti e in Messico".

Tuttavia, dopo questi commenti, i due si sono parlati al telefono ed entrambi hanno evitato di alzare i toni. Nella conferenza stampa di mercoledì, Sheinbaum ha sottolineato che si aspetta che le due nazioni abbiano forti legami in futuro.

"Penso che avremo un buon rapporto", ha detto. "Il Presidente Trump ha un modo tutto suo di comunicare".

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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