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Iran: "Pronti a tenere colloqui sul programma nucleare, risponderemo a preoccupazioni Occidente"

Il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi con il capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica Mohammad Eslami, Iran, Teheran, 14 novembre 2024.
Il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi con il capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica Mohammad Eslami, Iran, Teheran, 14 novembre 2024. Diritti d'autore  Vahid Salemi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Teheran ha in programma colloqui con Regno Unito, Germania e Francia il 13 e 14 gennaio a Ginevra. Nei giorni scorsi il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che l'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran è "vicino a un punto di non ritorno"

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L'Iran si è detto pronto a tenere nuovi colloqui con i Paesi occidentali per discutere del suo programma nucleare e dissipare eventuali preoccupazioni.

Teheran ha in programma colloqui con Regno Unito, Germania e Francia il 13 e 14 gennaio a Ginevra. Il programma nucleare iraniano, altamente controverso, è all'ordine del giorno di questi colloqui, così come diverse altre questioni.

"Questi colloqui si terranno la prossima settimana, credo il 13 e il 14 gennaio, a Ginevra. Si tratta della continuazione dei colloqui che abbiamo avuto a dicembre con i tre Paesi europei e il rappresentante della politica estera dell'Ue. Verrà discussa un'ampia gamma di argomenti, tra cui le questioni regionali, i legami bilaterali con l'Ue e la questione nucleare", ha dichiarato Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, durante un incontro con i media.

Il reattore della centrale nucleare iraniana visibili a Bushehr, Teheran, Iran, 27 febbraio 2005
Il reattore della centrale nucleare iraniana visibili a Bushehr, Teheran, Iran, 27 febbraio 2005 Vahid Salemi /AP2005

Macron rilancia la possibilità di nuove sanzioni

Lunedì il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l'arricchimento dell'uranio da parte di Teheran è "vicino a un punto di non ritorno". Il leader francese ha avvertito i partner europei dell'accordo nucleare con l'Iran del 2015 di prendere in considerazione la possibilità di imporre nuovamente le sanzioni in caso di assenza di progressi.

Il ministero degli Esteri iraniano ha invitato Parigi a rivedere il suo approccio, definendolo "non costruttivo" in vista dei nuovi colloqui.

"Affermazioni false da parte di un governo che si è rifiutato di adempiere agli obblighi previsti dall'accordo nucleare e che ha svolto un ruolo importante nell'acquisizione di armi nucleari da parte di Israele", ha dichiarato Esmail Baghaei in un post su X.

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che si insedierà il prossimo 20 gennaio, ha ritirato gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano e ha reimposto le sanzioni nel 2018 durante il suo primo mandato.

Le sue politiche volte a esercitare la "massima pressione" su Teheran hanno causato danni significativi all'economia del Paese. Il Rial iraniano, la valuta nazionale, ha subito un forte deprezzamento sotto la presidenza Trump.

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