A Teheran cresce la preoccupazione per un possibile attacco d'Israele ai suoi siti nucleari
Lunedì l'esercito iraniano ha dichiarato di aver aggiunto mille “droni strategici” al suo arsenalre militare in mezzo alle tensioni con gli Stati Uniti e Israele.
I video trasmessi dalla Tv di Stato hanno mostrato diversi droni in una località sconosciuta mentre venivano esaminati dal ministro della Difesa iraniano, il generale Aziz Nasirzadeh, e dal comandante in capo dell'esercito iraniano, il generale Abdul Rahim Mousavi.
La mossa arriva nel contesto di crescenti preoccupazioni per un possibile attacco contro i siti nucleari iraniani a opera di Tel Aviv. Nei giorni scorsi l'Iran ha effettuato esercitazioni di difesa aerea vicino ai suoi impianti nucleari chiave di Natanz e Fordo.
Secondo l'agenzia di stampa Tasnim, associata alla Guardia rivoluzionaria islamica, i droni sono stati consegnati in varie località del Paese e hanno elevate capacità stealth e antifortificazione.
Si dice che il raggio d'azione dei velivoli sia di oltre duemila chilometri. Hanno un elevato potere distruttivo e possono attraversare strati di difesa con basse sezioni trasversali radar.
Secondo il rapporto i droni possono anche volare da soli, aumentando il raggio di ricognizione e contribuendo al monitoraggio delle frontiere. “Le caratteristiche di autonomia aumentano anche la capacità di combattimento dei droni”, ha aggiunto l'agenzia di stampa.