Tommaso Foti ha prestato giuramento lunedì al Quirinale: con la nomina di Giorgia Meloni è il nuovo ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il 30 novembre 2024 il decreto con il quale vengono accettate le dimissioni di Raffaele Fitto dalla carica di ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr.
Nella tarda mattina di lunedì Mattarella ha ricevuto al Palazzo del Quirinale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la quale ha proposto la nomina di Tommaso Foti, capogruppo alla camera di Fratelli d'Italia.
Con il giuramento Foti assume tutte le deleghe che erano di Raffaele Fitto, diventato vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme.
Tommaso Foti, il nuovo ministro per gli Affari europei
Nato a Piacenza il 28 aprile del 1960, Foti entra in politica già da giovanissimo tra le fila del Msi, e fa il suo ingresso nelle istituzioni facendosi eleggere consigliere comunale a Piacenza nel 1980. Una lunga gavetta prima di approdare alla Camera dei Deputati nel 1996, dopo aver aderito alla svolta di Fiuggi da cui nacque Alleanza nazionale l'anno prima. Da quel momento in poi si susseguono una serie di mandati a Montecitorio, fino all'adesione nel 2012 al nuovo partito Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa. Foti torna alla Camera solo nel 2018 per poi essere riconfermato nel 2022, con il Governo guidato dalla premier in carica. Proprio con l'attuale esecutivo, arrivano i suoi incarichi più prestigiosi: capogruppo prima e ministro poi, con una delle deleghe più importanti, quella al Pnrr.
"È un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione", il commento di Meloni a margine del giuramento di Foti al Quirinale.