Da lunedì l'esercito israeliano effettua operazioni di terra in diverse località del sud del Libano dove rivendica di aver ucciso decine di membri di Hezbollah. Biden: stiamo discutendo con l'alleato la possibilità di raid su impianti petroliferi in Iran
Non si fermano i combattimenti di terra e gli attacchi aerei di Israele contro Hezbollah in Libano: giovedì l'Idf ha annunciato di aver bombardato il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah vicino a Beirut.
In una serie di attacchi in Libano l'esercito di Tel Aviv ha dichiarato di aver ucciso una sessantina di combattenti Hezbollah: in totale nelle ultime 24 ore sarebbero state colpiti circa 200 "obiettivi" di Hezbollah in territorio libanese, tra cui infrastrutture militari, combattenti, depositi di armi e punti di osservazione.
Intanto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta tenendo consultazioni di alto livello sulla sicurezza per decide come e quando rispondere all'attacco missilistico dell'Iran di martedì. La prevista "dura risposta" è stata coordinata da vicino con l'amministrazione Biden. Il presidente statunitense, parlando con i reporter ha detto di star "discutendo" con Israele della possibilità di attacchi contro le installazioni petrolifere iraniane.
Ministero della Salute libanese: "In un anno 1.974 morti, inclusi 127 bambini"
Sono 1974, tra i quali 127 bambini, i morti libanesi nell'ultimo anno di conflitto con Israele. Lo ha riferito giovedì il ministero dello salute di Beirut.
Nello stesso giorno sono almeno nove le persone uccise e 14 quelle ferite in un attacco aereo israeliano contro un appartamento nel centro di Beirut avvenuto giovedì.
L'esercito libanese ha affermato di aver risposto al fuoco contro le forze israeliane dopo che uno dei suoi soldati è stato ucciso in un attacco, segnando la prima volta che l'esercito libanese ha partecipato ai combattimenti contro Israele.
Oms: 28 operatori sanitari uccisi in Libano in 24 ore
Al bilancio delle vittime si aggiungono ventotto operatori sanitari uccisi nelle ultime 24 ore in Libano. Lo ha detto ai giornalisti il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus aggiungendo che molti operatori sanitari "non si stanno presentando al lavoro perché sono fuggiti dalle aree in cui lavorano a causa dei bombardamenti".
Partito da Beirut il volo charter con 178 italiani
Il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri per permettere ad alcuni cittadini italiani di lasciare il Libano è decollato dall'aeroporto di Beirut. A bordo secondo le informazioni delle autorità aeroportuali, ci sono 178 italiani, inclusi cinque bambini, e 4 cittadini finlandesi.
Durante il question time al Senato il ministro degli esteri Antonio Tajani aveva dichiarato che "In una situazione sul terreno particolarmente complessa, ci stiamo adoperando per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut, inclusi voli charter e altre modalità, su cui lavoriamo con il ministero della Difesa".
Media iraniani: venerdì il funerale di Nasrallah
Secondo l'agenzia di stampa iraniana Irna venerdì si terrà la cerimonia di sepoltura del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. Nessuna informazione sull'ora del funerale e il luogo della sepoltura del leader di Hezbollah ucciso venerdì scorso in un raid aereo israeliano a Beirut.
Vicepresidente Commissione Ue: allerta per primo anniversario 7 ottobre
"Siamo in stato di allerta, non è business as usual. Sia noi che gli Stati membri e le nostre agenzie stiamo raccogliendo informazioni, siamo in contatto permanente e in tempo reale, stiamo rilevando cosa sta succedendo, ora ancora di più perché lunedì ricorre il primo anniversario del 7 ottobre. Quindi stiamo cercando di fare il più possibile per rafforzare il nostro processo di stabilizzazione sul campo in Libano". Così Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea alla promozione dello stile di vita europeo, parlando alla stampa a margine del G7 dell'Interno a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. "È chiaro che è l'anniversario ed è qualcosa che dovrebbe tenere le nostre menti concentrate e dovrebbe aiutarci a essere vigili", ha aggiunto Schinas sottolineando la necessità di "una sorta di cessate il fuoco, che arrivi anche con il rilascio degli ostaggi a Gaza. Se lo otteniamo tutto il resto sarà facilitato, finché non lo otteniamo tutte le incertezze sulla sicurezza ci saranno", ha concluso il vicepresidente della Commissione Ue.