Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si scusa per gli eventi che hanno portato all'attacco di Hamas in un'intervista a Time. Ma afferma che resterà in carica per guidare Israele verso un futuro di sicurezza e prosperità
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di essere "profondamente" dispiaciuto per il massacro del 7 ottobre scorso.
In un'intervista alla rivista "Time", alla domanda se volesse scusarsi per quanto accaduto il 7 ottobre, il primo ministro israeliano ha risposto "Scusarsi? Certo, certo. Mi dispiace profondamente che sia successo qualcosa del genere. E ti guardi sempre indietro e dici: Avremmo potuto fare qualcosa per impedirlo?".
Netanyahu, che non si è formalmente assunto la responsabilità degli eventi che hanno portato all'attacco di Hamas a sud di Israele, ha tentato di dare la colpa ai responsabili della sicurezza israeliana.
"Resterò in carica finché crederò di poter aiutare a guidare Israele verso un futuro di sicurezza duratura e prosperità" ha affermato Netanyahu non manifestando alcuna volontà di abbandonare il ruolo di primo ministro di Israele. Quando gli è stato chiesto cosa direbbe a un leader che ha presieduto ai peggiori fallimenti della sicurezza del Paese senza dimettersi, se fosse all'opposizione, ha replicato che "Dipende da cosa fanno".
"Cosa fanno? Sono in grado di guidare il Paese in guerra? Possono condurlo alla vittoria? Possono assicurare che la situazione del dopoguerra sarà di pace e sicurezza? Se la risposta è sì, dovrebbero rimanere al potere". "In ogni caso", dice, "questa decisione spetta al popolo".
"Preferirei avere cattiva pubblicità che un buon necrologio", ha aggiunto.