Benjamin Netanyahu è in visita a Majdal Shams, la città sulle alture del Golan dove un attacco missilistico è costato la vita a 12 giovani. Secondo l'esercito israeliano il razzo è stato lanciato dal movimento Hezbollah, che ha però smentito. La diplomazia al lavoro per scongiurare una escalation
PUBBLICITÀÈ il momento della rabbia e delle lacrime a Majdal Shams, cittadina drusa sulle Alture del Golan, controllate da Israele, dove sabato sono state uccisealmeno 12 persone in un attacco missilistico. Secondo le autorità locali le vittime erano tutte di età compresa tra i dieci e i 16 anni.
Anche lunedì un migliaio di drusi si sono radunati per i funerali di un ragazzo ucciso, il dodicesimo, dal missile caduto su un campo di calcio della cittadina affollato di giovani.
Secondo l'esercito israeliano il razzo è stato lanciato dal Libano dal movimento islamista Hezbollah, sostenuto dall'Iran, che ha però negato di essere dietro l'esplosione mortale.
I familiari delle vittime piangono i giovani morti
Dieci dei ragazzi uccisi sono stati sepolti domenica nella città drusa di Majdal Shams, mentre il funerale dell'undicesimo giovane è stato celebrato nel villaggio druso di Ein Quniya. Oltre ai 12 morti altre decine di persone sono rimaste ferite.
A Majdal Shams, al crocevia di quattro Paesi, Siria, Israele, Libano e Giordania, risiedono circa 25 mila israeliani e circa 23 mila drusi, una comunità la cui religione deriva dall'Islam, la maggior parte dei quali si dichiara siriana ma ha lo status di residente in Israele.
Le richieste della diplomazia: evitare escalation del conflitto
Lunedì il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il presidente israeliano Isaac Herzog per discutere dell'attacco sulle Alture del Golan sottolineando l'importanza di impedire un'escalation del conflitto.
Nel tentativo di una mediazione diplomatica, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha avuto colloqui telefonici con gli omologhi dello Stato d'Israele, Israel Katz, e della Repubblica Libanese, Abdallah Bou Habib. "Interrompere la spirale di violenza è possibile e occorre farlo ora. Bisogna assolutamente evitare una nuova guerra", si legge in una nota della Farnesina.
“Ho ribadito a entrambi i ministri l’impegno dell’Italia a favore di una de-escalation e la condanna dell’attacco contro la popolazione civile", ha dichiarato Tajani nel corso di una conferenza stampa nella sede di Forza Italia a Roma. Il ministro degli Esteri italiano ha chiesto che "venga applicata la risoluzione 1701 dell’Onu che prevede l’allontanamento dall’area dove sono oggi gli Hezbollah per dar vita a una zona blu che permetta la possibilità di evitare una ripresa delle ostilità sospese, perché ancora sono formalmente in guerra Libano e Israele. Lavoriamo per la pace”, ha continuato Tajani.
Libano: due morti in un attacco israeliano nel sud del Paese
Lunedì due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite in un attacco di droni israeliani fuori dalla città di Shaqra, nel Libano meridionale. Lo ha affermato la protezione civile libanese: il servizio di soccorso non ha specificato se le vittime siano combattenti o civili. Si tratta del primo raid mortale israeliano in Libano dall'attacco attribuito a Hezbollah di sabato scorso.