La decisione è stata presa da Papa Francesco. Riconosciuto al giovane un miracolo per intercessione
Carlo Acutis e Giuseppe Allamano saranno santi. Allo studente, morto a Monza all'età di 15 anni e già beatificato nell'ottobre del 2020, e al fondatore delle Missioni della Consolata, morto a Torino nel 1926, sono stati infatti riconosciuti dei miracoli e promulgati i decreti necessari presso il prefetto per le Cause dei Santi.
Il ragazzo, in particolare, morì così giovane a causa di una leucemia fulminante. La sua beatificazione è legata alla guarigione - ritenuta miracolosa - di Matheus, un bambino brasiliano affetto da una rara malformazione del pancreas, per la cui correzione è imprescindibile un intervento chirurgico. La patologia provocava nel piccolo sudamericano l'impossibilità di ingerire alimenti senza rimetterli. Nel 2013, in una chiesa brasiliana, fu portata una reliquia di Carlo Acutis (un pezzo del pigiama che indossava al momento della morte). Matheus chiese di non rimettere più e da quel momento riuscì in effetti ad alimentarsi normalmente. Esami clinici successivi mostrano come la malformazione fosse scomparsa.
La canonizzazione, invece, è legata alla vicenda di una 23enne della Costa Rica. Nel 2022 la giovane è stata vittima di un incidente stradale a Firenze, riportando un grave trauma cranico. La ragazza era stata considerata senza speranze di vita, sua madre si è diretta ad Assisi dove ha pregato sulla tomba di Acutis e ha lasciato una lettera. Al ritorno della nel capoluogo toscano la ragazza ha ripreso a respirare autonomamente.
Il miracolo per intercessione di Carlo Acutis
L'autorizzazione è stata concessa da Papa Francesco, che ha disposto scelte analoghe per otto beati dell'Ordine dei Frati Minori, nonché per un gruppo di fedeli laici uccisi a Damasco, in Siria, nel 1860. Al fine di completare i passaggi necessari lo stesso pontefice ha convocato un Concistoro, che si occuperà anche della beatificazione di Giovanni Merlini, sacerdote della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, morto a Roma nel 1873 e del sacerdote diocesano Stanislao Kostka Streich, ucciso in Polonia nel 1938.
Riconosciute infine le "virtù eroiche" di Enrico Medi, laico morto a Roma nel 1974: fisico e divulgatore scientifico, fu anche un volto noto della televisione italiana. Nel 1969, ad esempio, fu tra coloro che commentarono in diretta lo sbarco sulla Luna.