Proteste degli agricoltori, blocchi stradali in 20 province spagnole. Azioni anche in Bulgaria

Proteste degli agricoltori in Bulgaria
Proteste degli agricoltori in Bulgaria Diritti d'autore Valentina Petrova/Valentina Petrova
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Di Michela Morsa
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I trattori continuano a invadere le strade di tutta Europa nonostante le concessioni di Bruxelles e dei governi nazionali. La Commissione ha ritirato la legge sui pesticidi e ha rimandato l'obiettivo di riduzione delle emissioni del settore agricolo inizialmente previsto al 30 per cento

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Mentre Bruxelles e i governi nazionali cercano di placare le proteste degli agricoltori europei a suon di concessioni in diverse parti d'Europa i trattori continuano a bloccare le strade

Nelle prime ore di martedì gli agricoltori bulgari hanno dato vita a diverse concentrazioni e mobilitazioni sulle strade del Paese: protestano contro la mancanza di sostegno da parte del governo a fronte dell'aumento dei costi e dei prezzi bassi dei loro prodotti, ma sono anche allineati ai colleghi europei nell'opporsi ai regolamenti comunitari più stringenti in termini di ecosostenibilità

"Scendiamo in piazza a causa dei famigerati requisiti del Green Deal, che ci impediscono di lavorare, al momento non possiamo lavorare. Ci sono luoghi che non abbiamo ancora arato, perché ci è stato vietato di farlo fino alla fine di febbraio. Vendiamo a prezzi che sono gli stessi di 10 anni fa, fertilizzanti, carburanti, salari, tutto è aumentato di  molto", dice ai microfoni di Euronews uno dei manifestanti. 

Scene simili si sono verificate in Spagna. Martedì organizzazioni agricole e movimenti indipendenti hanno indetto decine di manifestazioni, risultate in blocchi stradali in più di 20 province del Paese. Le mobilitazioni hanno anche bloccato il porto di Malaga e impedito l'accesso a un enorme mercato all'ingrosso a Valladolid. Le proteste di martedì inaugurano un periodo prolungato di azioni formali e congiunte, coordinate dalle maggiori associazioni agricole spagnole, che dureranno almeno fino al 22 febbraio

Martedì sono attesi cinquanta trattori e oltre cinquecento manifestanti anche di fronte alla sede francese del Parlamento europeo, a Strasburgo, mentre centinaia di trattori si stanno dirigendo e radunando nei pressi di Roma con l'intenzione di "entrare" nella città giovedì

Le concessioni di Bruxelles agli agricoltori

Nel pomeriggio di martedì, la Commissione europea ha fissato l'obiettivo da raggiungere nella riduzione dell'inquinamento da gas serra, ma i criteri sono stati annacquati per non irritare gli agricoltori

Come già anticipato dal Financial Times e da Politico, l'Ue intende immettere nell'atmosfera entro il 2040 il 90 per cento in meno di gas, ma la nuova proposta ha eliminato alcune misure. Non è stata fissata una data per la graduale eliminazione dei combustibili fossili, né una soglia di riduzione delle emissioni per il settore agricolo, che in una bozza precedente era prevista al 30 per cento

Tra l'altro i trattori in protesta possono già ritenersi soddisfatti dopo l'annuncio della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che poche ore fa ha ritirato il cosiddetto regolamento sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur). L'ambiziosa legge voleva dimezzare l'utilizzo dei pesticidi entro il 2030, ma fin dalla sua presentazione nel giugno del 2022 era stata oggetto di una feroce attività di lobbying da parte del settore agricolo.

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