Anthony Blinken è arrivato venerdì in Turchia per un giro diplomatico che culmina in Israele e nei Territori palestinesi lunedì e passa per altre sei tappe: Grecia, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto
Il segretario di Stato statunitense Anthony Blinken ha iniziato la sua quarta visita in Medio Oriente in tre mesi, con l'obiettivo di abbassare le tensioni ed evitare che la guerra tra Israele e Hamas si estenda.
Blinken è arrivato venerdì in Turchiaper un tour diplomatico che culmina in Israele e nei Territori palestinesi lunedì e passa per altre sei Paesi: Grecia, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto.
Il primo colloquio di Blinken è in Turchia con Erdogan
Aprono la serie di incontri quelli di sabato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il ministro degli Esteri Hakan Fidan.
Stati Uniti e Turchia discuteranno della ratifica dell'adesione della Svezia alla Nato, ma in cima all'agenda c'è il rischio che la guerra di Gaza deflagri in un conflitto regionale, specialmente dopo che Israele ha aumentato l'intensità degli attacchi sul Libano.
In un bombardamento a Beirut è stato ucciso martedì il vicecapo politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, innescando promesse di ritorsioni da parte di Hezbollah e dell'Iran.
Il segretario generale del "Partito di Dio" libanese, Hassan Nasrallah, è tornato a parlare venerdì minacciando Israele che la risposta all'omicidio di Al-Arouri "arriverà sul campo di battaglia".
Minacce sono arrivate anche dall'Iran, colpito mercoledì da un attentato durante la commemorazione della morte del generale Qasem Soleimani, il coordinatore della rete regionale di milizie sostenute da Teheran. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis.
Ai funerali delle 89 vittime, venerdì, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha promesso, riferendosi a Israele: "Sceglieremo noi il luogo e il tempo della vendetta".
Finora l'Iran ha agito indirettamente nel conflitto tra Israele e Hamas, attraverso attacchi sporadici di Hezbollah e di altri gruppi armati dai confini nord di Israele e soprattutto tramite gli Houthi.
La milizia, che controlla buona parte dello Yemen e dunque delle acque che portano al Canale di Suez, ha sabotato il commercio internazionale con ripetuti attacchi alle navi nelle ultime settimane.
In Israele Blinken discuterà della guerra e del futuro di Gaza
Il leader di Hamas ha dichiarato alla vigilia della visita del segretario di Stato Usa che Blinken "dovrebbe concentrarsi sulla strade per porre fine all'occupazione", poiché la stabilità e la sicurezza non arriveranno "finché il popolo palestinese non avrà ottenuto la libertà" ha detto Ismail Haniyeh, secondo il quotidiano israeliano Haaretz.
Proprio in attesa del numero uno della diplomazia Usa, il ministro della Difesa israeliano ha sottoposto ai media e al governo Netanyahu, spaccato sulla questione, un piano per la gestione di Gaza al termine della guerra.
I punti principali del piano presentato da Yoav Gallant sono: controllo militare di Israele della Striscia, un'amministrazione civile palestinese senza nessun ruolo per Hamas, o ciò che ne rimarrà, e una coalizione internazionale a cui affidare la ricostruzione di Gaza sotto la leadership dell'Egitto.