Gaza, nuovi attacchi di Israele: in migliaia all'addio al vicecapo di Hamas a Beirut

Si è tenuto giovedì a Beirut, in Libano, il funerale di Saleh Al-Arouri, il vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas, ucciso in un raid martedì
Si è tenuto giovedì a Beirut, in Libano, il funerale di Saleh Al-Arouri, il vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas, ucciso in un raid martedì Diritti d'autore Hussein Malla/AP
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Di Gabriele Barbati
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Un centinaio di morti in nuovi attacchi di Israele sul sud di Gaza, mentre a Beirut migliaia di persone hanno partecipato al funerale del numero due di Hamas, Saleh Al-Arouri. Altri scontri al confine tra Hezbollah e Israele. Blinken arriva in Medioriente per un nuovo tour diplomatico

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Migliaia di persone hanno partecipato a Beirut ai funerali di Saleh Al-Arouri e di altri due membri di Hamas, morti martedì in un bombardamento mirato nella capitale libanese che ha ucciso in tutto sette persone. 

Le bare avvolte nelle bandiere palestinesi e di Hamas sono state portate in corteo prima in una moschea cittadina per la cerimonia funebre e infine al cimitero dei Martiri palestinesi di Beirut.

"Il nemico sta scappando dai fallimenti a Gaza e in Libano" ha detto riferendosi a Israele, in un discorso trasmesso in video, il leader di Hamas Ismail Haniyeh. Ai funerali molte persone vestivano le insegne verdi di Hamas ed alcune erano armate.

Si teme una guerra tra Hezbollah e Israele in Libano

Hezbollah ha comunicato giovedì di avere lanciato undici attacchi su Israele dal sud del Libano, dopo i nove del giorno precedente per rappresaglia, come annunciato la sera stessa del raid aereo contro Al-Arouri. Israele non ha confermato un proprio coinvolgimento nell'attacco.

Al-Arouri, 57 anni, ricopriva la carica di vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas, e gestiva dal Libano i rapporti con Hezbollah e con gli altri gruppi della regione sostenuti e armati dall'Iran.

Un caccia dell'aeronautica militare e le forze dell'Idf hanno attaccato una base di lancio, un'infrastruttura terroristica e due posti di osservazione dell'organizzazione terroristica Hezbollah in territorio libanese, nelle zone di Yaron e di Marun al-Ras

L'esercito israeliano (Idf) ha confermato alcuni degli attacchi e diffuso immagini di un bombardamento contro postazioni dei miliziani libanesi, nelle zone di Yaron e Maroun El Ras.

Tra mercoledì e giovedì sono morti almeno nove membri di Hezbollah, che si aggiungono al centinaio di miliziani uccisi negli scontri di confine degli ultimi due mesi. 

L'ultimo conflitto tra Hezbollah e Israele nel 2006 uccise, in poco più di un mese, circa duemila persone in Libano e un centinaio di israeliani.

Altri bombardamenti su Gaza contro obiettivi di Hamas

Nonostante il rischio di allargamento della guerra al Libano, Israele rimane concentrato sull'obiettivo di raggiungere una "vittoria chiara" su Hamas. Lo ha detto giovedì il ministro della Difesa Yoav Gallant a Amos Hochstein, l'inviato a Tel Aviv del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Gallant ha visitato poi le truppe israeliane a Gaza, ribadendo che "non la lasceranno a breve". L'obiettivo è di concentrare le operazioni sugli operativi di Hamas e degli altri gruppi palestinesi. Giovedì l'Idf ha comunicato di avere ucciso in un raid un comandante del Movimento per il Jihad Islamico.

I bombardamenti hanno colpito soprattutto a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza. È stata attaccata ancora però per il terzo giorno la Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs), che ha riferito di "intensi e continui bombardamenti" intorno alla sua sede di Khan Younis e al vicino ospedale Al-Amal, con diversi morti e feriti finora.

Ormai nella Striscia sono in funzione, per quanto parzialmente, solo 15 di 36 ospedali, ha reso noto la scorsa settimana l'Organizzazione mondiale della Sanità. 

Secondo il ministero della Sanità palestinese sono state uccise 125 persone e ferite 318 nelle ultime ventiquattro, portando il bilancio dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hamas oltre a più di 22mila morti, due terzi dei quali donne e bambini, e 57mila feriti.

A questa tragedia si aggiunge quella umanitaria. Un quarto della popolazione di Gaza rischia di morire di fame, denunciano le Nazioni Unite, poiché le restrizioni israeliane e i pesanti combattimenti ostacolano la consegna degli aiuti.

Inizia il nuovo tour diplomatico di Blinken in Medioriente

In Israele è atteso anche giovedì (per proseguire poi in Cisgiordania, Turchia, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti) il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, al suo quarto viaggio in Medio Oriente dal 7 ottobre. 

Il Dipartimento di Stato ha fatto sapere che chiederà un aumento "immediato" degli aiuti a Gaza e di ragionare su come far tornare gli sfollati alle proprie case.

Rimane sul tavolo anche la questione degli ostaggi. Giovedì sera si è tenuta una nuova manifestazione a Tel Aviv per richiederne il rilascio. 

A Gaza sono ancora in prigionia 136 persone, dopo che tre dispersi sono stati confermati tra gli ostaggi, ha riferito giovedì il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari.

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