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Israele: Avanti "con o senza il sostegno internazionale". Gaza sommersa dalle piogge torrenziali

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Image Diritti d'autore Adel Hana/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Adel Hana/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Di Michela Morsa
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Il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini: "Gaza è l'inferno in terra. Capitolo più buio della storia palestinese dal 1948". Violento raid nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania

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Gaza è "l'inferno in terra": le Nazioni unite continuano a descrivere con parole apocalittiche la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, che non fa che deteriorarsi. 

Oltre ai continui bombardamenti israeliani e ai combattimenti strada per strada tra l'esercito e i miliziani di Hamas, dalla notte si sono abbattute sull'enclave palestinese anche le piogge torrenziali, che hanno peggiorato in maniera critica le condizioni di centinaia di migliaia di civili sfollati, soprattutto di quelli accampati in rifugi di fortuna o costretti a passare la notte all'addiaccio

"La popolazione di Gaza sta esaurendo il suo tempo e le sue possibilità, mentre affronta bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto. Stanno affrontando il capitolo più buio della loro storia dal 1948, ed è stata una storia dolorosa", ha dichiarato al Forum mondiali dei rifugiati di Ginevra Philippe Lazzarini, capo dell'Unrwa. 

Lazzarini continua ad allarmare sulle capacità di aiuto della sua Agenzia, ormai "sull'orlo del collasso". Una situazione che accomuna tutte le Ong umanitarie attive sul campo.

Un portavoce della Mezzaluna rossa palestinese, Nibal Farsakh, ha dichiarato alla Bbc che la mancanza di provviste di base e di servizi servizi sanitari sta mettendo la popolazione di Gaza in una situazione pericolosa. "L'intera popolazione soffre la fame, mancano cibo, acqua, elettricità e medicine, oltre al carburante", ha affermato. 

Il ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il bilancio delle vittime: sono 18.608, più di 50mila i feriti.

Israele tira dritto

Ma Israele non ha alcun intenzione di fermarsi ora. Martedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che Tel Aviv sta iniziando a perdere il sostegno globale a causa dei suoi "bombardamenti indiscriminati" su Gaza. 

L'Assemblea generale delle Nazioni unite aveva appena approvato a larga maggioranza - 153 voti a favore, 10 contro e 22 astensioni - una risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario. 

Di tutta risposta, mercoledì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele "continuerà fino alla fine, fino alla vittoria, fino all'eliminazione di Hamas" nonostante le "pressioni internazionali"

"Voglio dire nel modo più chiaro quello che ho appena detto al comandante sul campo: continueremo fino alla fine. Non c'è alcun dubbio. Lo dico anche di fronte al grande dolore [dei soldati caduti], ma anche di fronte alle pressioni internazionali. Niente ci fermerà, andremo fino in fondo, fino alla vittoria, niente di meno", ha detto in un video pubblicato su X dove lo si vede parlare ai soldati di una base militare nel sud di Israele. 

Poco prima la stessa posizione era stata presa dal suo ministro degli Esteri Eli Cohen, che ha assicurato che la guerra continuerà "con o senza il sostegno internazionale". Ha anche affermato che un cessate il fuoco "nella fase attuale" sarebbe un "regalo all'organizzazione terroristica Hamas".

Nel frattempo, Israele ha dichiarato che 10 soldati dell'Idf sono stati uccisi nel nord di Gaza, rendendo questo il giorno più letale per l'esercito dall'inizio dell'offensiva di terra.

Si intensificano gli attacchi sulla Gisgiordania

Da martedì sembra vada avanti un violento raid dell'esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. L'operazione ha suscitato le proteste dei residenti dell'area e alcuni testimoni parlano di un assedio in corso. 

La Bbc riporta di aver visto alcune immagini che sembrano mostrare dimostranti palestinesi che danno fuoco a pneumatici per creare un blocco stradale improvvisato.

L'Idf ha dichiarato di aver perquisito oltre 400 edifici, di aver sequestrato armi, munizioni ed esplosivi e di aver scoperto e distrutto "infrastrutture terroristiche", tra cui tunnel e laboratori per la fabbricazione di esplosivi. 

Sarebbero state arrestate centinaia di persone, altre sono state uccise. Nella prima mattinata di mercoledì il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese ha parlato di almeno sette vittime, tra cui un ragazzo di 13 anni.  

A colpi di sanzioni

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno annunciato una nuova ondata di sanzioni contro funzionari e facilitatori del gruppo militante palestinese Hamas

Le sanzioni riguardano otto persone che perpetuano l'agenda di Hamas rappresentando gli interessi del gruppo all'estero e gestendo le sue finanze, ha dichiarato il dipartimento del Tesoro statunitense.

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Il ministro degli Esteri britannico ha dichiarato che sono state imposte restrizioni ai viaggi e all'accesso alle finanze di sette persone.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invece chiesto sanzioni contro i coloni israeliani "estremisti" responsabili degli attacchi ai palestinesi in Cisgiordania.

"L'aumento della violenza da parte dei coloni estremisti sta infliggendo immense sofferenze ai palestinesi. Mina le prospettive di una pace duratura e potrebbe esacerbare ulteriormente l'instabilità regionale", ha dichiarato von der Leyen.

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