Gaza, riprendono i combattimenti. Nessuna nuova lista di ostaggi da parte di Hamas

Ripresi i combattimenti nella Striscia di Gaza dopo 7 giorni di tregua
Ripresi i combattimenti nella Striscia di Gaza dopo 7 giorni di tregua Diritti d'autore Ariel Schalit/AP
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Di Euronews
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Ripresi i combattimenti dopo 7 giorni di tregua. I morti nella Striscia di Gaza sarebbero già oltre 100 da questa mattina, deceduto il più anziano degli ostaggi israeliani

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Dopo 7 giorni di tregua sono riprese questa mattina le operazioni di combattimento a Gaza: tra affermazioni e smentite, nelle prime ore del giorno l'esercito israeliano ha riferito di aver rilevato lanci di missili dalla Striscia di Gaza verso Israele e che aerei da combattimento stavano colpendo obiettivi terroristici di Hamas all'interno della Striscia. 

Dall'altra parte, Hamas ha affermato che Israele aveva già deciso di riprendere gli attacchi nella Striscia di Gaza questa mattina e per questo “ha rifiutato il rilascio di altri ostaggi”. 

In un comunicato pubblicato oggi, Hamas ha spiegato che Israele ha rifiutato il rilascio di altri ostaggi e dei corpi di una famiglia israeliana detenuta a Gaza dal 7 ottobre e uccisa da attacchi aerei israeliani. “Abbiamo offerto di consegnare i corpi della famiglia Bibas, di rilasciarne il padre in modo che potesse partecipare alla loro sepoltura e di consegnare due detenuti israeliani", ha dichiarato Hamas, aggiungendo che Israele avrebbe rifiutato “tutte queste offerte perché aveva deciso in precedenza di riprendere la sua aggressione criminale contro la Striscia di Gaza”.

Secondo il ministero della Sanità palestinese, sarebbero oltre 100 le persone uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza a partire da questa mattina. 

Il kibbutz di Nir Oz ha invece annunciato oggi che uno dei suoi membri fondatori, Arieh Zalmanovich, è morto. Zalmanovich, 85 anni, era il più anziano dei 240 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. Lo stesso kibbutz ha riferito di un altro decesso, quello di Maya Goren, maestra d'asilo di 56 anni. 

Sono 137 gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre 110 sono tornati in Israele grazie alla tregua degli ultimi giorni: a dichiararlo il portavoce del governo israeliano Eylon Levy, precisando che restano ancora sequestrati 115 uomini, 20 donne e due bambini.

Il rammarico del Qatar per la ripresa dei combattimenti

Il Qatar ha espresso oggi il suo profondo rammarico per la ripresa degli attacchi delle Forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza dopo la fine della tregua umanitaria. Lo ha reso noto il ministero degli Affari esteri qatariota su X aggiungendo che questo complica gli sforzi di mediazione, esacerbando "la catastrofe umanitaria nella Striscia". Doha ha però confermato che i negoziati tra Hamas e Israele proseguono "con l'obiettivo di tornare a uno stato di tregua". 

Attentato a Gerusalemme, aperta un'indagine sui soldati israeliani

La polizia militare indagherà due soldati della riserva che ieri a Gerusalemme hanno aperto il fuoco per sventare un attentato di Hamas colpendo ripetutamente un civile che, prima di loro, aveva già ucciso con la sua pistola i due attentatori. A renderlo noto la radio militare. Yuval Doron Kastelman, 38 anni, avrebbe segnalato ai soldati di essere israeliano, avrebbe gettato la pistola togliendosi la giacca per mostrare di non avere un corpetto esplosivo e alzando le mani. Nonostante ciò, è stato colpito dal fuoco dei soldati.

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