L'ospedale al-Shifa di Gaza sotto il fuoco incrociato. Feriti alcuni pazienti

Hamas annuncia la sospensione dei negoziati per il rilascio degli ostaggi a causa di quanto accade all'ospedale al-Shifa
Hamas annuncia la sospensione dei negoziati per il rilascio degli ostaggi a causa di quanto accade all'ospedale al-Shifa Diritti d'autore Fatima Shbair/Copyright 2023, The AP. All rights reserved
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Di Gianluca Martucci
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Medici senza frontiere denuncia il ferimento gli spari dei cecchini israeliani sugli ospiti della struttura. Il nosocomio è rimasto senza corrente

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Un funzionario di Hamas ha dichiarato che l'organizzazione fondamentalista che governa la Striscia di Gaza sospenderà i colloqui sulla liberazione degli ostaggi a causa di quello che sta accadendo all'ospedale al-Shifa, il più grande dell'exclave palestinese.

I soldati israeliani hanno intensificato gli spari nell'area mentre continuano ad avvicinarsi al nosocomio. L'ospedale è considerato il luogo dove si trova il centro di comando di Hamas, sebbene il personale medico abbia negato la presenza dei militanti dell'organizzazione.

L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione dell'edificio, ma il direttore dell'ospedale, Mohammad Abu Salmiya, ha chiesto ai soldati di fermare il fuoco e di agevolare l'accesso alle ambulanze e alle attrezzature mediche essenziali per il trattamento dei neonati prematuri.

L'assenza di elettricità ha messo fuori uso i macchinari di supporto vitale. I neonati sono stati spostati senza incubatrici e portati a mano nelle sale operatorie dell'ospedale dove le scorte di ossigeno sono ancora in funzione. Un altro paziente in terapia intensiva è morto perché il ventilatore ha smesso di funzionare senza elettricità

Secondo la testimonianza di un dottore di Medici Senza Frontiere presente nell'ospedale un cecchino ha colpito quattro pazienti. Uno di loro ha una ferita d'arma da fuoco al collo ed è tetraplegico. Un altro è stato colpito all'addome. Il fuoco è stato aperto anche verso alcune delle persone che hanno lasciato la struttura, ha detto il dottor Mohammed Obeid.

I pazienti all'interno dell'edificio sono più di 630, 40 dei quali sono neonati prematuri ricoverati. L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato di aver perso i contatti con il personale medico.

Per bocca del consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, la Casa Bianca ha condannato gli "scontri a fuoco negli ospedali che coinvolgono persone innocenti" dicendo di scambiare consultazioni intense con le forze di difesa israeliane. Sollecitato dagli alleati e da altre organizzazioni umanitarie, l'esercito israeliano ha affermato pubblicamente "di essere alla ricerca di metodi in grado di garantire la protezione e la sicurezza di determinati pazienti negli ospedali". Tra le strutture coinvolte negli scontri anche l'ospedale di Al-Quds, non più operativo e circondato, secondo la Mezzaluna rossa, dai carri armati israeliani. 

Dopo l'annuncio di Hamas sulla sospensione dei negoziati per la liberazione delle persone tenute in ostaggio dall'organizzazione islamica, Washington ha informato che invierà uno dei consiglieri più vicini del presidente Joe Biden in Medio oriente. 

Il rilascio degli ostaggi è condizione essenziale per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per dare seguito alla richiesta di cessate il fuoco sollevata a gran voce dal Segretariato generale dell'Onu e da diversi Paesi.

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