L'ultimo rapporto dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite sui diritti umani in Ucraina delinea un quadro tragico. Grande preoccupazione per i passaporti russi distribuiti nelle aree occupate. Senza quei documenti ai residenti vengono negati servizi di base come l'assistenza sanitaria
Violenze shock documentate nell'ultimo rapporto dell'Onu sulla situazione dei diritti umani in Ucraina. Nada Al-Nashif, vice Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha presentato questo 9 ottobre il più recente rapporto dell**'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani** su quanto sta avvenendo in Ucraina. "La tortura rimane una realtà brutale per i civili e i prigionieri di guerra detenuti dalle autorità russe", ha sottolineato Al-Nashif.
Il rapporto afferma che nell'arco di soli sei mesi, dal 1° febbraio al 31 luglio 2023, altri 4.621 civili sono stati uccisi nel corso del conflitto.
A un anno e mezzo dall'attacco da parte della Federazione Russa all'Ucraina, aumentano le testimonianze di continue violazioni dei diritti umani. Gli abusi documentati vanno dalla tortura diffusa e dalla detenzione arbitraria alla violenza sessuale.
È probabile che rispetto alle vittime le cifre reali siano più alte, poiché molte segnalazioni di civili uccisi sono ancora in attesa di conferma e l'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani non ha accesso al territorio occupato dell'Ucraina.
I risultati del rapporto sono il frutto di 117 visite sul campo, 27 ispezioni di centri di detenzione, 28 visite a istituti di cura o rifugi, l'osservazione di 23 udienze processuali e le preziose conoscenze acquisite grazie a 1.226 interviste, anche con vittime, testimoni, parenti e rappresentanti legali.
Stando a quanto riportato da Al-Nashif "Le testimonianze dei sopravvissuti descrivono una crudeltà difficile da immaginare, tra cui torture con scosse elettriche, violenze sessuali e gravi percosse, che in alcuni casi hanno portato alla rottura di ossa e denti". Innumerevoli detenuti sarebbero stati costretti a lodare la Federazione Russa, a imparare e cantare canzoni russe e a subire gravi percosse per aver parlato in ucraino. Tra le terribili condizioni di detenzione documentate si riporta la carenza di cibo e di medicinali e la privazione del sonno.
Boom di passaporti russi
Una fonte di preoccupazione è rappresentata anche dalla situazione dei bambini ucraini trasferiti nelle regioni occupate dalla Russia. Tra quelli che si sono riuniti alle famiglie, alcuni hanno dichiarato di aver subito o assistito a violenze fisiche e psicologiche da parte del personale educativo.
Le Nazioni Unite hanno espresso anche profonda preoccupazione per il "conferimento di massa" di passaporti russi da parte di Mosca nel territorio ucraino occupato.Ai residenti che non accettano la cittadinanza russa viene negato l'accesso ai servizi pubblici essenziali, come l'assistenza sanitaria, e sono più esposti al rischio di detenzione arbitraria, secondo quanto dichiarato da alcuni locali all'Afp.
Per anni la Russia ha rilasciato passaporti agli ucraini delle zone orientali del Donbass e della Crimea. Da quando il presidente Vladimir Putin ha lanciato l'invasione nel febbraio 2022, la corsa ai passaporti è diventata più aggressiva.
Ad aprile Putin ha firmato un decreto che consente agli ucraini delle aree occupate di essere potenzialmente espulsi se non ottengono un passaporto russo entro il 1° luglio 2024.