La "chiatta carceraria": simbolo del disegno di legge anti-immigrazione del governo britannico

500 richiedenti asilo vivranno su questa chiatta. (Portland, Regno Unito. 18.7.2023)
500 richiedenti asilo vivranno su questa chiatta. (Portland, Regno Unito. 18.7.2023) Diritti d'autore Ben Birchall/AP
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Di Cristiano TassinariEuronews World - AP - Agenzie internazionali
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La nuova legge - considerata una delle più dure d'Europa in materia di immigrazione - dovrebbe dissuadere i migranti dal venire nel Regno Unito ed evitare pericolose traversate della Manica. Ma chi arriverà illegamente, non potrà più chiedere asilo. Proteste all'arrivo della "nave prigione"

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Ecco le prime immagini degli interni della "chiatta carceraria":  cucina, camere da letto, sala di ricevimento, diversi computer, dispensario medico, persino attrezzi da palestra.  Interni nuovi, ben curati, ma questo non basta a calmare gli animi: il  nuovo "Migration Bill", approvato nella notte tra lunedì e martedì dal Parlamento britannico,  è considerato uno dei provvedimenti anti-immigrazione  più severi d'Europa.

Molto criticato anche dalla maggioranza, il disegno di legge è rimasto bloccato per settimane a Westminster, avendo la Camera dei Lord chiesto numerosi emendamenti, in particolare ai limiti alla detenzione dei minori e alle tutele contro la schiavitù moderna. 

Tra i punti-chiavi, uno in particolare: i migranti arrivati ​​illegalmente sul territorio britannico non potranno più chiedere asilo nel Paese.

Per entrare in vigore, il disegno di legge "Migration Law" ora dovrà ottenere la promulgazione da parte di Re Carlo III d'Inghilterra, che viene data per scontata.  

La reazione delle Nazioni Unite, delle Ong e della Chiesa anglicana

Per l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, il disegno di legge è in contrasto con gli obblighi del Regno Unito in materia di diritto internazionale e avrà "serie conseguenze" per i migranti in cerca di protezione.

I migranti non avranno "alcuna garanzia di poter beneficiare di protezione nel Paese" da dove saranno espulsi, denuncia l'Onu. La legge "crea nuovi ampi poteri di detenzione, con controllo giurisdizionale limitato".

Il provvedimento sta scatenando un profondo dibattito nel Regno Unito, con numerose organizzazioni umanitarie che si sono schierate apertamente contro Downing Street.

Per l'Ong britannica Refugee Council, "è un giorno buio" per la reputazione del Regno Unito e "un momento serio" per chi cerca protezione: "La lotta per un sistema di asilo equo e umano continua".

Il leader spirituale della Chiesa anglicana, l'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, membro della Camera dei Lord, è un feroce oppositore di questa legge anti-immigrazione.

"Non vedo come questa legge permetterà di fermare i barconi dei migranti. Ho ascoltato il dibattito alla Camera dei Lord e on ho sentito nulla che mi abbia convinto".
Justin Welby
Arcivescovo di Canterbury

La "nave prigione"

Una delle decisioni contenute nel nuovo disegno di legge è la "sistemazione" di 500 richiedenti asilo su una chiatta di enorme dimensioni - la "Bibby Stockholm" -, arrivata martedì nel porto della città inglese di Portland, accolta con una massiccia manifestazione di protesta. 

Ben Birchall/PA Media
Proteste contro la "chiatta carceraria". (Portland, Regno Unito. 18.7.2023)Ben Birchall/PA Media

L'hanno già definita "chiatta carceraria" o "nave prigione".
Perché nel giro di un paio di settimane, la "Bibby Stockhlom" comincerà ad ospitare centinaia e centinaia di migranti, che vivranno (in che condizioni?) proprio all'interno della chiatta. 

Il disegno di legge - e la stessa chiatta - fanno parte della strategia del primo ministro Rishi Sunak per impedire ai migranti di effettuare rischiose traversate del Canale della Manica su piccole imbarcazioni.Nel 2022, più di 45.000 persone lo hanno fatto e molte di loro hanno perso la vita.

Sono più di 13.000 ad aver effettuato la traversata dall'inizio dell'anno. Nel primo trimestre sono stati soprattutto afgani.

Ma "la maggior parte delle persone in fuga da guerre o persecuzioni non ha accesso a documenti, come passaporti o visti", afferma l'Onu. "I percorsi sicuri o 'legali' sono raramente disponibili per loro".

 Secondo il governo britannico, che stenta a mantenere la promessa fatta ai tempi della Brexit di "riprendere il controllo" dei confini, la nuova legge dovrebbe dissuadere i migranti dal venire nel Regno Unito

Ben Birchall/PA Media
Come si fa a vivere qui? (Portland, Regno Unito. 18.7.2023)Ben Birchall/PA Media

Migranti rimpatriati o "spediti" in Ruanda

L'esecutivo britannico vuole anche che i migranti, dopo essere stati accolti, trattenuti e identificati, vengano rimpatriati rapidamente nel loro Paese di origine o "spediti" in un Paese terzo, come il Ruanda, da qualunque parte provengano.

Lo scorso anno, Londra ha stretto un accordo con il Ruanda per il rmpatrio di immigrati clandestini, ma l'accordo non è ancora mai entrato in vigore.
Un primo volo, previsto per giugno 2022, fu cancellato dopo una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo. 
A fine giugno i tribunali hanno dichiarato illegale questo progetto, perché "il Ruanda non può essere considerato un Paese terzo sicuro, ma il governo britannico ha mmediatamente annunciato ricorso.

Euronews racconta

Accordo di "ricollocazione dei migranti" tra Regno Unito e Ruanda
Servizio del 20.5.2022

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