Dagli Usa, il Segretario di Stato, Blinken, annuncia provvedimenti contro la Wagner. Il Segretario Generale della Nato, Stoltenberg, ribadisce: "Abbiamo inviato un messaggio chiaro a Mosca e Minsk: la Nato è qui per proteggere ogni alleato e ogni pezzetto di territorio dei nostri alleati"
"La più grande minaccia per la Russia è il regime del presidente Vladimir Putin": lo ha dichiarato Alexey Navalny, parlando dalla sua cella tramite i social media.
i commenti di Navalny sono i primi da parte dell'opposizione russa, in gran parte in esilio o in carcere, dopo la fallita rivolta del gruppo Wagner.
Il team di Navalny pubblica a suo nome su Twitter:
"Non c'è minaccia maggiore per la Russia del regime di Putin. Non è stato l'Occidente o l'opposizione (...) a portare la Russia sull'orlo della guerra civile. È stato Putin personalmente a farlo, vi ricordo che ha perdonato tutti quei condannati che stavano per assassinare Shoigu e chiunque altro volessero uccidere".
La ribellione del capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, ora in esilio in Bielorussia (anche se non ci sono testimonianze che lo confermino), ha scatenato la più grande crisi politica in Russia da decenni.
Ma Putin sembra aver rapidamente ripreso il controllo della situazione.
Lukashenko, il mediatore
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sostiene di essere stato decisivo nel convincere Prigozhin a porre fine alla rivolta partita da Rostov e poi di aver convinto Putin a non uccidere Prigozhin e a "perdonare" tutto il gruppo Wagner.
Lukashenko ha offerto ai membri del gruppo Wagner che lasceranno la Russia, una base militare abbandonata nel sud del paese, a Osipovichi, 200 km dal confine con l'Ucraina. Ma non sarà li che verranno custodite le testate nucleari russe appena arrivate in Bielorussia.
Allarme in Polonia, messaggi da Usa e Nato
Avere il gruppo Wagner in Bielorussia sta causando allarme, soprattutto in Polonia.
Lo spiega il presidente polacco Andrzej Duda.
Da Washington, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che gli Stati Uniti prenderanno urgenti provvedimenti contro il gruppo Wagner, attivo anche in molti paesi dell'Africa.
"Ovunque vada Wagner, seguono morte e distruzione", ha commentato Blinken.
Ribadisce il Segretario Generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg:
"Abbiamo inviato un messaggio chiaro a Mosca e Minsk: la Nato è qui per proteggere ogni alleato e ogni pezzetto di territorio Nato".