La propaganda russa fallisce il colpo: scambiare mezzi agricoli in fiamme per carri armati Leopard 2 distrutti. Ma "gli occhi della rete" scoprono l'inganno e anche i canali filo-Cremlino sono in imbarazzo...
Servizio del 15 giugno 2023
La Russia ha veramente distrutto otto carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca, mentre l'Ucraina sta effettuando la sua controffensiva?
Lo ha annunciato il Ministero della Difesa di Mosca, sostenendo come prova un video in bianco e nero tutto sgranato.
Ma, quasi immediatamente dopo la pubblicazione del video, diversi utenti di Twitter ed esperti militari hanno messo in dubbio la sua autenticità.
Come promemoria: i carri armati Leopard 2 sono alcuni dei veicoli militari più avanzati e potenti in circolazione. Diversi Paesi della Nato hanno iniziato a fornire all'Ucraina all'inizio di quest'anno.
E secondo gli analisti, il video pubblicato dal Ministero russo non riguardava i Leopard 2...
Questi presunti carri armati si sono rivelati nient'altro che attrezzature agricole...
Un esperto militare ha fatto notare che la sagoma dei veicoli distrutti nel video sembra corrispondere più a un irroratore semovente utilizzato in agricoltura che ad un tank.
Un esperto di armi ha mostrato anche che il veicolo colpito dal missile russo ha quattro ruote, mentre i carri armati Leopard 2 hanno cingoli continui come un bulldozer e sono più bassi.
Altri elementi che appaiono strani in questo video sono che questi cosiddetti carri armati sono fermi all'aperto: il che non ha senso dal punto di vista strategico, poiché questi Leopard 2 sono solitamente mimetizzati dietro alberi e altra vegetazione
Nella versione più lunga del video, pubblicato dal Ministero della Difesa russo, possiamo sentire uno degli operatori dire "Proviamolo su questi", il che potrebbe implicare che si trattasse semplicemente di un test militare.
"Imbarazzante"
Persino importanti canali pro-Cremlino hanno notato questa incoerenza, deridendola e definendola come un pezzo di propaganda decisamente mal riuscito.
Un noto blogger militare filorusso ha pubblicato su Telegram, scrivendo: "Questo è imbarazzante, siamo a corto di parole. Scusate".
Il capo del mercenario Wagner Group, Yevgeny Prigozhin, che si è più volte scontrato con i massimi ufficiali militari russi, in particolare il ministro della difesa Shoigu, si è fatto persino beffe dell'affermazione del Ministero secondo cui la controffensiva dell'Ucraina era stata "fermata" direttamente dal Cremlino.
"Sforzo collettivo"
Ma ciò che è interessante notare è che questo è un perfetto esempio di come uno sforzo collettivo, da parte degli "investigatori di Internet", possa rapidamente verificare la veridicità - o meno - della propaganda pubblicata dai canali ufficiali, siano essi russi o ucraini.