Numerosi edifici residenziali, negozi e autovetture sono stati danneggiati sebbene, secondo la Difesa aerea ucraina, la maggior parte dei razzi sia stata intercettata
Nell'Ucraina orientale, la città di Dnipro è diventata l'ultimo obiettivo degli attacchi russi: 16 missili e 20 cosiddetti droni kamikaze (di fabbricazione iraniana) hanno difatti colpito la città.
Otto persone sono rimaste ferite, secondo l'Esercito ucraino.
Numerosi edifici residenziali, negozi e auto sono stati danneggiati sebbene, secondo la Difesa aerea ucraina, la maggior parte dei razzi sia stata intercettata.
Nel frattempo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese, è stata ricollegata alla rete elettrica, come annunciato dall'operatore di rete a mezzo social.
In precedenza, una linea elettrica ad alta tensione era stata danneggiata dai bombardamenti.
Il raffreddamento dei reattori era assicurato da generatori diesel.
La più grande centrale nucleare d'Europa è sotto il controllo russo dal marzo 2022: un possibile obiettivo della prevista controffensiva ucraina è proprio la riconquista della centrale elettrica.
Nella città di Bakhmut (regione di Donetsk), intanto, i soldati ucraini continuano a essere presenti a nord e a sud della città, ha annunciato sui social la vice titolare ministero della Difesa, Hanna Maljar.
Nel fine settimana, la Russia aveva annunciato il completo dominio della città, gravemente danneggiata.
Tuttavia, le truppe ucraine pare controllino ancora le vie di comunicazione circostanti.
Dunque, c'è la possibilità di un accerchiamento delle forze russe che occupano la città, secondo fonti dell'Esercito ucraino.