Sudan, migliaia di profughi arrivano al confine con l'Egitto

Profughi sudanesi al confine con l'Egitto
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La guerra in Sudan continua nonostante i tentativi diplomatici. Circa un milione di persone ha abbandonato le proprie case, rifugiandosi in zone più calme della nazione africana o all'estero

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Continua la fuga della popolazione del Sudan. Centinaia di persone sono arrivate al confine con l'Egitto nella speranza di poter sfuggire al violento conflitto in atto nella nazione africana.

Un viaggio di mille chilometri per raggiungere la frontiera egiziana

Ogni giorno sono decine le famiglie che scappano da Khartum, epicentro della guerra civile. Chi ha raggiunto la frontiera egiziana ha dovuto viaggiare per oltre mille chilometri attraverso zone desertiche e in condizioni spesso drammatiche.

Nel frattempo, nella capitale sudanese continuano incessanti i bombardamenti dell'aviazione e risuonano i colpi delle artiglierie. Gli scontri tra l’esercito guidato da Abdel Fattah al-Burhane e le milizie paramilitari delle Forze di sostegno rapido, agli ordini di Mohammed Hamdan Daglo, proseguono nonostante l'ennesima tregua invocata mentre sono in corso in Arabia Saudita dei colloqui tra le parti.

750 i morti accertati, 82mila bambini in fuga

Sono già più di 750 i morti accertati, secondo un bilancio provvisorio e probabilmente parziale. Ad essi si aggiungono migliaia di feriti e circa un milione di profughi. A causa delle continue violenze in Sudan, l'Unicef stima che 82mila bambini siano già fuggiti nei Paesi vicini e che altri 368mila siano stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni per trovare riparo in località più tranquille all'interno del territorio sudanese

"Il brutale conflitto in atto - ha spiegato la direttrice dell'agenzia delle Nazioni Unite, Catherine Russell - ha imposto un costo devastante ai bambini del Paese. Migliaia di loro hanno vissuto eventi profondamente traumatici o sono stati costretti a lasciare le loro terre in cerca di una relativa sicurezza. La loro situazione rimane precaria e il sostegno e l'assistenza continui da parte della comunità internazionale e dei partner umanitari sono fondamentali". 

I rischi legati alla stagione delle piogge

Molte comunità che accolgono gli sfollati sono inoltre già colpite da crisi multiple, con servizi di base limitati. Si prevede che la stagione delle piogge possa aggiungere ulteriori difficoltà, rendendo più complicati gli spostamenti e aumentando il rischio di diffusione di malattie.

A preoccupare è poi il forte aumento dei prezzi dei beni alimentari, esacerbato anche dalla chiusura delle frontiere e dalle difficoltà registrate nelle catene di approvvigionamento.

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