Anche quest'anno la festività di Eid al-Fitr, che celebra la fine del mese di Ramadan, arriva in un momento di forti tensioni e violenze, in particolare tra Israele e Palestina. Cinque feriti in un centro islamico a Vicenza, parzialmente crollato durante le preghiere. 20mila fedeli a Torino
Davanti alla Moschea di al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme, i fedeli musulmani osservano la luna nuova e pregano al mattino, nel primo giorno della festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di Ramadan.
Anche quest'anno, la festività arriva in un momento di forti tensioni e violenze, in particolare in Medio Oriente, tra Israele e Palestina.
Nel resto del mondo musulmano, i festeggiamenti sono offuscati dalle furiose battaglie in corso in Sudan e dalla tragedia avvenuta in una scuola di Sana'a, la capitale dello Yemen.
Incidente a Vicenza
Cinque persone sono rimaste ferite nel crollo di una scala all'interno di centro culturale islamico, a Vicenza.
L'incidente è avvenuto venerdì 21 aprile poco dopo dopo le 7, alla fine della preghiera che chiudeva il Ramadan.
All'interno della struttura, che funge da piccola moschea, erano presenti oltre un migliaio di fedeli.
Secondo i primi riscontri, la scala interna non avrebbe retto il peso delle persone, piegandosi, per poi cedere. Uno dei fedeli è rimasto intrappolato tra le lamiere. L'uomo è poi stato liberato dall'intervento dei vigili del fuoco, accorsi rapidamente sul posto assieme alle ambulanze del 118.
In 20mila a Torino
In 20mila sotto la tettoia di Parco Dora per pregare per la fine del Ramadan: tanti i torinesi di fede islamica, uomini, donne e bambini, che questa mattina si sono riuniti per la cerimonia per la festa di Eid al-Fitr che celebra la conclusione del mese di digiuno e purificazione.
Sul palco, insieme ai rappresentanti del Tavolo di coordinamento dei Centri di cultura islamica, le istituzioni cittadine e regionali, i membri del Comitato interfedi della Città e il delegato del Vescovo.
Grazia in Tunisia
La presidenza tunisina ha annunciato la concessione della grazia speciale per 474 detenuti, che saranno rilasciati: la decisione coincide con la festa per la fifine del Ramadan.
Da parte sua, il presidente tunisino Kais Saied ha salutato il popolo e la Ummah islamica in questa occasione con un discorso pronunciato nella moschea Zitouna della capitale e trasmesso dalla tv di Stato tunisina.