Gerusalemme, irruzione della polizia israeliana nella moschea di al-Aqsa. Scontri e arresti

Blitz della polizia israeliana nella moschea di al-Aqsa
Blitz della polizia israeliana nella moschea di al-Aqsa Diritti d'autore Mahmoud Illean/Copyright 2023 The AP All rights reserved
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Di Debora Gandini
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Sono oltre 350 i palestinesi finiti in manette. Hamas parla di un "crimine senza precedenti"

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Sale la rabbia e sale la tensione a Gerusalemme in un momento di festività islamiche ed ebraiche. Diverse persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati all'interno della moschea di Al Aqsa, dopo il blitz della polizia israeliana. Gli agenti erano intervenuti per disperdere i manifestanti e i fedeli in possesso di fuochi d'artificio, bastoni e pietre.

Sono oltre 350 i palestinesi finiti in manette. Tra gli arrestati, ha fatto sapere un portavoce della polizia israeliana, ci sono "individui mascherati, lanciatori di pietre e fuochi d'artificio e individui sospettati di profanare la moschea". "Durante la notte - ha spiegato - molte decine di giovani che hanno violato la legge e mascherati hanno contrabbandato fuochi d'artificio, mazze e pietre nella Moschea e si sono barricati in modo violento al suo interno usando sbarre di ferro, armadi e altri oggetti dalla moschea".

Hamas parla di un "crimine senza precedenti" mentre il portavoce del presidente palestinese Mahmoud Abbas ha avvertito Israele che questa mossa "supera tutte le linee rosse e porterà a una grande esplosione". Gli incidenti hanno scatenato un'ondata di proteste e condanne.  Il movimento islamista ha invitato i palestinesi in Cisgiordania "ad andare in massa alla moschea di Al Aqsa per difenderla assieme a tutti i luoghi sacri".

Dopo gli scontri, l'esercito dello stato ebraico ha affermato che almeno nove razzi sono stati intercettati e quattro sono atterrati in aree aperte. Non sono state segnalate vittime ma a Sderot uno dei razzi ha colpito una fabbrica nella zona industriale, provocando ingenti danni. In risposta l'esercito dello Stato ebraico ha colpito a più riprese, con l'aviazione e l'artiglieria, postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza

Il luogo conteso

La Spianata delle Moschee è il terzo luogo più sacro ai musulmani, nella Città Vecchia di Gerusalemme. Il complesso della moschea, annessa dagli israeliani, ha già visto scontri e violenze tra palestinesi e israeliani, in particolare durante il mese di digiuno musulmano del Ramadan, che attira decine di migliaia di fedeli ad Al-Aqsa. Il sito sacro musulmano è costruito in cima a quello che gli ebrei chiamano il Monte del Tempio, il luogo più sacro del giudaismo. 

Già da mesi la tensione è altissima a Gerusalemme est e in Cisgiordania e i timori di ulteriori violenze sono alimentati dalla convergenza della Pasqua ebraica e del Ramadan, il mese sacro del digiuno musulmano.

Intanto la Turchia ha condannato le forze di sicurezza israeliane per gli scontri sulla Spianata delle Moschee. "Questi attacchi contro coloro che pregano alla moschea di al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan non sono in alcun modo accettabili", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara in cui viene espressa "preoccupazione" anche per la situazione nella Striscia di Gaza e viene chiesto al governo israeliano di "fermare immediatamente tutte le provocazioni e gli attacchi". 

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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