Seconda notte di violenze e disordini sulla Spianata delle moschee a Gerusalemme. Polizia israeliana sotto accusa per i metodi brutali. Indignazione da parte delle Nazioni Unite
Seconda notte di disordini e violenze a Gerusalemme.
Mercoledi sera, un gruppo di giovani ha cercato di barricarsi all'interno della moschea di Al-Aqsa.
Ancora una volta la polizia israeliana è intervenuta con la forza, usando anche proiettili di gomma e granate stordenti, secondo quanto riferito dai testimoni.
La tensione di queste ore ha provocato un lancio di nove razzi dalla Striscia di Gaza.
Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese almeno sei persone sono rimaste ferite nei disordini sulla Spianata delle moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei).
Le immagini di 24 ore prima della polizia israeliana che ha fatto irruzione nella moschea, malmenando e trascinando fuori 350 palestinesi hanno provocato indignazione internazionale.
La polizia istraeliana ha dichiarato di aver agito per ristabilire la legge e l'ordine dopo che gli "agitatori" - definiti anche "provocatori islamici" - avevano lanciato pietre e petardi.
I membri della Lega Araba si sono riuniti per una riunione di emergenza al Cairo, condannando il raid della polizia di Gerusalemme.
Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres ha reagito ammettendo di essere "scioccato e atterrito" .
La Casa Bianca ha lanciato un appello per un allentamento delle tensioni tra israeliani e palestinesi. Si teme che la situazione possa degenerare ulteriormente, come già accaduto nel maggio 2021, scatenando una guerra tra Israele e Hamas.
Con i musulmani che celebrano il Ramadan e gli ebrei che osservano la Pasqua ebraica, è un momento particolarmente teso a Gerusalemme, in tutto Israele e in Cisgiordania.