Israele, manifestazioni a favore della riforma della giustizia

Sostenitori del governo israeliano
Sostenitori del governo israeliano Diritti d'autore AFP
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Di Debora Gandini
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Lunedì, dopo giorni di proteste e scioperi, il premier Netanyahu ha annunciato una “pausa di riflessione” posticipando la riforma

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Prima grande manifestazione in Israele a favore delle controverse riforme giudiziarie. A Tel Aviv stavolta sono scesi in piazza i sostenitori del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, considerato il più a destra di tutti i tempi. Bloccata un’autostrada.

Dopo tre mesi di proteste di piazza, che hanno coinvolto decine di migliaia di persone, e uno sciopero generale, il premier Netanyahu ha annunciato una “pausa di riflessione” posticipando la riforma. La discussione sulla legge è rimandata alla prossima sessione parlamentare.

La lunga battaglia

Dopo le proteste che hanno paralizzato Israele, il primo ministro Benjamin Netanyahu è corso ai ripari in una delle crisi più pesanti degli ultimi anni. "In segno di responsabilità nazionale e con l'obiettivo di evitare spaccature interne, ho sospeso la seconda e terza lettura della riforma del sistema giudiziario, in questa legislatura, rimandandole alla prossima assemblea per poter arrivare a un più ampio consenso", ha detto.

Il piano avrebbe rinnovato i tribunali, dando al governo di Netanyahu maggior peso nella scelta dei giudici, compresi quelli che si occupano del suo processo per corruzione, oltre a limitare i poteri di accusare il premier da parte della Corte Suprema, assicurandogli la possibilità di continuare a guidare il paese.

Uno scenario che ha messo in contrapposizione gli ebrei israeliani liberali e laici con le fazioni più di destra e ortodosse, fino a far temere una guerra civile, allarmando gli Stati Uniti. Difatti Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca ha salutato la scelta di rimandare i provvedimenti come "una opportunità e uno spazio aggiuntivo di trovare un compromesso". Ma, nonostante l'annuncio del primo ministro, ci sono state tensioni a Tel Aviv: i manifestanti chiedono il ritiro dell'intero pacchetto di misure sulla giustizia. Se lo stop all'iter dovesse rivelarsi temporaneo, continuerebbero a protestare.

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