Siccità: mezza Europa a secco, scattano i primi divieti in Spagna e Francia

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Di Gioia Salvatori
Terra secca
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Due anni con piogge scarse o nulle in Europa occidentale, nuovi record come quello di oltre 30 giorni senza piogge in inverno in Francia. Agire in estate sarebbe agire troppo tardi: i governi europei si attrezzano ora. 

In Catalogna e in 5 dipartimenti francesi, scattati i divieti

In Spagna, in Catalogna, comprese Barcellona e Girona, sono già entrati in vigore i divieti di innaffiare parchi pubblici e giardini privati. Il sistema idrico qui è è al 27% della capacità dopo 29 mesi di piogge scarse. Le attività agricole dovranno ridurre del 40% il consumo di acqua, anche in Francia gli agricoltori sono stati invitati a risparmiarla, dallo stesso presidente della Repubblica. Ovunque i timori sono enormi. Da questo giovedì in Francia imposti divieti a 5 dipartimenti del sud: il Var vicino Marsiglia e nei Pirenei orientali

La ministra francese alla transizione ecologica, Bérangère Couillard, avverte che è necessario agire anche sulle infrastrutture altrimenti sarà nera: "Dobbiamo usare le acque grigie e riutilizzare le acque reflue trattate (...) Rispetto ai Paesi limitrofi siamo davvero indietro. Inoltre - aggiunge - dobbiamo adottare un piano generale per assicurarci di avere tubi nuovi perché abbiamo molte perdite nel nostro Paese: circa il 30% dell'acqua con territori che possono arrivare fino al 70%". 

In Italia, la notizia è proprio di questo mercoledì, discussioni sono in atto: il governo punta a nominare un super commissario per la siccità per evitare che 3 milioni e mezzo di italiani restino a secco se il meteo non aiuta. Questo giovedì a Radio Anch'io il ministro Pichetto Fratin ha detto che i commisssari potrebbero essere anche "Più d'uno". Dovrebbe partire, inoltre, una campagna di sensibilizzazione.