È stato arrestato il 70enne che mercoledì ha provocato un incendio e sparato contro un accampamento di studenti filogovernativi eretto fuori dal Parlamento di Belgrado
Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha condannato la sparatoria e l'incendio doloso compiuti mercoledì davanti all'edificio del parlamento del Paese, nel centro di Belgrado, in cui è rimasta ferita una persona.
Un uomo di 70 anni ha sparato e dato fuoco a una delle tende erette dagli studenti filogovernativi davanti al Parlamento. L'aggressore è stato fermato subito dopo aver compiuto il gesto.
La tendopoli era stata allestita dai sostenitori di Vučić a marzo come risposta alle proteste studentesche che da quasi un anno interessano la Serbia.
Vučić ha dichiarato mercoledì in una conferenza stampa a Belgrado che il colpevole "ha usato un'arma da fuoco con l'obiettivo di minare la sicurezza pubblica ed è stato senza dubbio motivato politicamente".
Vučić ha anche mostrato il video dell'incidente e il presunto tiratore che, dopo l'arresto, ha confessato che voleva che la polizia lo uccidesse e che era "infastidito dalle tende" a Belgrado.
Nelle immagini si vede una tende andare a fuoco dopo una serie di colpi di arma da fuoco. Diversi agenti di polizia intorno alla tendopoli hanno estratto le pistole e hanno detto alle persone di mettersi al riparo.
"Era questione di tempo prima che accadesse", ha detto Vučić. "Ci sono state innumerevoli istigazioni a questa (sparatoria)", ha aggiunto.
Il ministro della Sanità serbo Zlatibor Lončar ha dichiarato che una persona ha riportato gravi ferite dopo essere stata colpita da un "uomo che la pensa diversamente", ma non ha approfondito ulteriormente la dichiarazione.
Il sospetto è accusato di tentato omicidio, possesso illegale di armi e attentato alla sicurezza pubblica, ha dichiarato la polizia.
L'incidente precede la manifestazione del primo novembre che segna il primo anniversario del crollo di una tettoia in cemento armato in una stazione ferroviaria nel capoluogo della regione settentrionale di Novi Sad, che ha provocato 16 morti e ha scatenato massicce proteste anti-governative guidate dagli studenti a livello nazionale.