Un ospedale da campo allestito da medici e soccorritori francesi, nella città di Golbasi, per curare i feriti in un Paese con un sistema sanitario completamente sopraffatto dall'emergenza-terremoto
È un'oasi di speranza per una Turchia gravemente ferita.
Un ospedale da campo allestito da medici e soccorritori francesi, nella città di Gölbaşı, non lontano da Ankara, per curare i feriti in un Paese con un sistema sanitario completamente sopraffatto dall'emergenza.
Feriti come Osman Yuzubuyuk, che è stato sorpreso dal terremoto del 6 febbraio scorso mentre era in un bar.
Non solo i terremotati
Il flusso di pazienti è costante e il servizio di assistenza non si limita ai terremotati.
La dottoressa Isabelle Arnaud è il primario dell'ospedale da campo:
"Ci prendiamo cura dei pazienti con postumi del terremoto e dei pazienti che hanno esaurito le medicine. Gestiamo sia la fase di emergenza del disastro che quella più ambulatoriale, di monitoraggio e controllo, comunque impegnativa".
Legami profondi
Medici e soccorritori volontari lavorano 24 ore su 24 per aiutare la popolazione locale, con la quale alcuni di loro hanno legami profondi.
Come Abdul, militare e vigile del fuoco di Marsiglia:
"Dato che sono nato in Turchia, ma sono un soldato francese con nazionalità francese, come francese sono orgoglioso che la Francia possa aiutare il mio Paese natale".
L'aiuto fornito dall'ospedale da campo è fondamentale per i pazienti, poiché i sistemi sanitari sono completamente in tilt di fronte a un terremoto che in Turchia ha provocato oltre 35.000 morti e oltre 105.000 feriti.