I casi di Covid-19 aumentano in modo esponenziale in Cina, proprio qualche giorno dopo che il governo ha messo fine alla rigida politica sanitaria "zero Covid". A partire da gennaio, i turisti che entrano nel Paese potranno evitare la quarantena
I casi di Covid-19 aumentano in modo esponenziale in Cina, proprio qualche giorno dopo che il governo ha messo fine alla rigida politica sanitaria "zero Covid" che ha isolato il Paese per quasi tre anni.
Il governo ha smesso di rendere pubblici i dati giornalieri sul numero delle infezioni il 25 dicembre, ma secondo gli esperti, un milione di abitanti sarebbe contagiato ogni giorno. E nei primi 20 giorni di dicembre, ci sarebbero stati 250 milioni nuovi casi ed almeno un milione di vittime.
Una nuova variante
A preoccupare il personale sanitario, una nuova variante del Coronavirus, la XBB.1.5. Si tratta della combinazione di due sottovarianti Omicron che circolerebbe da ottobre nel Paese e che sfuggirebbe "agli anticorpi generati sia da infezioni da Omicron 5 sia dai vaccini, compreso il vaccino a mRNA bivalente", ha spiegato un esperto all'ANSA.
La meta più cara
Eppure grazie alla fine della quarantena obbligatoria per i turisti che entreranno nel Paese prevista a partire dell'8 gennaio, il settore del turismo ricomincia a respirare. Il Paese ha mantenuto le frontiere chiuse da marzo 2020.
"Siamo molto felici di ricevere questo annuncio perché per tre anni tutti i nostri affari sono rimasti in pausa. Speriamo che adesso ritorneranno al livello del 2019", spiega Liu Jing, proprietaria dell'agenzia di viaggi Amazing Travel.
Le attività delle compagnie aeree cinesi rappresentano oggi il 5% rispetto al 2019. I prezzi dei voli sono aumentati significativamente, rendendo la Cina la destinazione internazionale più cara, secondo un'indagine di Assoutenti. Un biglietto di sola andata per Pechino costa 3.396 euro partendo da Fiumicino, 2.409 euro da Malpensa, ed è necessario affrontare 3 scali e 32 ore complessive di viaggio. Se si sceglie il collegamento più rapido, la spesa sale a 10.210 euro, secondo l'associazione dei consumatori.