Grandi manovre al confine ucraino-bielorusso

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Di Alberto De Filippis
RUSSIAN DEFENCE MINISTRY
RUSSIAN DEFENCE MINISTRY   -  Diritti d'autore  HANDOUT/AFP

Alexander Lukashenko ha giustificato le manovre militari in Bielorussia con la minaccia di "invasione dagli stati vicini". Ha detto che è stata effettuata un'ispezione delle forze di reazione immediata, ma che ora tutte le esercitazioni sono state completate e le truppe sono tornate ai loro luoghi di schieramento permanente. Alcuni media avevano però parlato del trasferimento delle truppe russe più vicino al confine bielorusso-ucraino.

Così il dittatore bielorusso: "Non possiamo escludere che possa essere scatenata un'aggressione contro il nostro Paese. Vediamo una tale intenzione da parte dei nostri vicini... Stiamo conducendo esercitazioni sul nostro territorio, spostando le nostre forze armate e continueremo a farlo ovunque lo riterremo opportuno".

Nemmeno in Ucraina però hanno dimenticato l'invasione russa iniziata a febbraio, quando i russi si sono trasferiti a Kiev dalla Bielorussia. Gli ucraini anticipano nuovamente l'invasione delle forze russe e ora si stanno preparando e sono presenti lungo il confine.

Così Dimitry Bysykalo, comandante della compagnia: "Ora abbiamo molti campi minati, barricate e difese in molte linee. I ponti possono essere fatti saltare, siamo pronti".