Sotto processo per abusi si addormenta e si sveglia dopo un anno

Era ricoverato a Napoli, arrestato a Fiumicino nel luglio 2021
Era ricoverato a Napoli, arrestato a Fiumicino nel luglio 2021
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - NAPOLI, 21 DIC - Prima ha smesso di nutrirsi, poi non si è più alzato dal letto. Infine si è addormentato ed è rimasto così per un anno. E' l'incredibile storia di Ahmed, un 28enne pakistano arrestato per una presunta violenza sessuale ai danni di minorenne. L'uomo si è risvegliato alcuni giorni fa nell'ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato ricoverato. A darne notizia è il suo legale, l'avvocato Donato Vertone, che l'ha difeso nel procedimento giudiziario a suo carico a Napoli, procedimento che però è andato avanti senza che l'imputato potesse essere ascoltato. Nell'udienza di convalida dell'arresto - che si è tenuta davanti al gip di Civitavecchia dopo che l'uomo era stato bloccato a Fiumicino, nel luglio del 2021 - Ahmed si era dichiarato innocente. Ma da quel momento in poi la sua voce non si è più sentita. Ovviamente è serpeggiato il sospetto che stesse fingendo e i giudici lo hanno ritenuto capace di intendere e volere e, di conseguenza, anche di sostenere il processo che è andato avanti senza di lui, sempre nella convinzione che fosse un bravissimo attore. I periti nominati dal giudice d'altronde hanno chiuso gli accertamenti definendo il caso del pachistano una "simulazione riferibile a sindrome di Ganser" che inizia, appunto, con una simulazione ma che porta, poi, il soggetto ad ammalarsi veramente. La prossima udienza del processo a suo carico si terrà a gennaio. "Ho incontrato il 1 giugno scorso il giovane Ahmed nel centro clinico del carcere di Regina Coeli, era addormentato ed era in quello stato da vari mesi: mi sono chinata sulla sua faccia, gli ho urlato e non si è minimamente mosso, era in uno stato di profondo addormentamento; ho parlato con il compagno di cella e mi ha detto che non si era mai svegliato, nè aveva mai fatto un movimento, nè di giorno nè di notte". A raccontarlo all'ANSA è Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone che ha acceso un faro su questa vicenda. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Orban apre la campagna elettorale di Fidesz: "In Ucraina Bruxelles gioca col fuoco"

Iran-Israele, il conflitto è diretto: il pericolo di missili, raid e arsenali nucleari

New York, uomo si dà fuoco davanti al tribunale del processo a Donald Trump