Botta e risposta a Westminster tra il nuovo premier britannico e il leader dei laburisti. Starmer spinge per le elezioni, Sunak ribatte: "Il nostro mandato si basa sulle elezioni che abbiamo vinto nel 2019". Ma non è detto che, per votare di nuovo, si debba aspettare altri due anni...
Sfida aperta tra conservatori e laburisti.
Il nuovo premier britannico Rishi Sunak esce dal numero di 10 Downing Street a passo svelto: lo attendono molti ostacoli da superare, dopo poco più di 24 ore dall'insediamento ufficiale.
A cominciare dalla richiesta di elezioni generali da parte del Partito Laburista.
Dopo la prima riunione completa del suo governo, Sunak è apparso a Westminster.
Ad annunciare battaglia in Parlamento è Keir Starmer, il leader dei laburisti (ha ereditato il ruolo da Jeremy Corbyn): tra le altre cosa, Starmer ha tuonato, in particolare, contro la conferma di Suella Braverman - che si era dimessa dal governo di Liz Truss, provocandone la caduta - come ministra dell'Interno.
"Un ripescaggio spregevole", ha dichiarato Starmer, riferendosi alla "pasionaria" dell'ultradestra anti-immigrazione.
Starmer: "Perchè Sunak non si fa da parte?"
Starmer ha fiutato il momento di incertezza e, in Parlamento, ha attaccato personalmente Sunak.
Sunak: "Un programma su cui siamo stati eletti"
Sunak ha ribadito di avere un mandato popolare, ereditato dalla vittoria elettorale dei Tories e di Boris Johnson del 12 dicembre 2019.
Unità e stabilità
Dopo mesi di caos all'interno del Partito Conservatore, la prima sfida di Sunak è portare unità e stabilità proprio all'interno del suo partito.
Ma i laburisti hanno un enorme vantaggio nei sondaggi e non è detto che, per votare di nuovo, si debba aspettare ancora due anni...