Il patto tra i due Paesi per la definizione dei confini marittimi e di conseguenza lo sfruttamento delle risorse energetiche, metterà piû gas a disposizione del mercato
Manca una settimana alla firma definitiva che sugellerà l'accordo tra Israele e Libano per una definizione dei confini marittimi e il conseguente sfruttamento delle risorse energetiche, leggi gas, al largo delle loro coste. Accordo storico, tra due Paesi formalmente in guerra, visto con favore da molti e che gioverà anche all'Europa: Diana El Kaissy, membro o dell'advisory board Libanese Initiative for Oil and Gas - LOGI
"Da parte israeliana, avevano davvero bisogno di approvare questo patto in modo da poter avere la sicurezza necessaria per procedere con la produzione dal campo di Karish che ora è davvero necessario all'Europa. E l'accordo è davvero necessario anche per i libanesi perché tutti gli investitori e le società erano piuttosto diffidenti nel continuare le attività di esplorazione in un'area molto contesa", dice Diana El Kaissy, membro o dell'advisory board Libanese Initiative for Oil and Gas - LOGI.
Con il gas russo che scarseggia, il gas liquido americano che tampona ma non basta, Marc Ayoub, analista energetico Issam Fares Institute for Public Policy and International Affairs (Libano), è convinto che i bisogni europei abbiano pesato molto sul patto: "Credo che uno dei principali fattori scatenanti per la realizzazione di questo accordo sia stato l'enorme bisogno europeo di gas per questo inverno - dice Marc Ayoub - Quindi, anche se le quantità che andranno da Israele all'Egitto e poi all'Europa non sono certo sufficienti per colmare il gap nel fabbisogno europeo, la fornitura sosterrà la domanda europea di più gas questo inverno".