La parziale distruzione del ponte rappresenta una perdita importante per Mosca dal punto di vista logistico.
Il ponte di Kerch, in Crimea è stato riaperto al traffico di mezzi leggeri e autobus dopo l'esplosione che lo ha danneggiato, secondo quanto riferisce il leader filorusso della Crimea Sergei Aksyonov.
La parziale distruzione del ponte rappresenta una perdita importante per Mosca dal punto di vista logistico. La circolazione ferroviaria e stradale è stata bloccata diverse ore, e anche il traffico navale sotto questo ponte così strategico è stato compromesso.
All'origine dell'attacco ci sarebbe un camion bomba, fatto esplodere, secondo fonti ucraine, dai servizi di Kiev. Mosca, dal canto suo, ha aperto un'inchiesta sulle cause dell'esplosione, e vuole iniziare la ricostruzione il prima possibile.
Un ponte dal significato simbolico
Al di là dei problemi logistici, l'esplosione ha anche un profondo significato simbolico. Il ponte di Kerch, che collega la Crimea alla Russia, rappresenta uno snodo essenziale per connettere la penisola annessa nel 2014 alla Russia continentale. Tanto che al momento dell'inaugurazione, nel 2018, Mosca definì il ponte come "l'infrastruttura del secolo".