L'operatore ucraino Eneroatom: "A Zaporizhzhia si rischiano incendi, perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive"
Continuano a concentrarsi sul Donbass i bombardamenti delle forze di Mosca. Alcuni edifici sono stati colpiti a Sloviansk, città a un centinaio di chilometri da Donetsk e situata nella regione vicino alla linea del fronte. Non sono state segnalate vittime o persone ferite negli attacchi.
Anche Kharkiv è stata presa di mira questo sabato. Secondo le autorità locali, sarebbe stato lanciato un potente missile S-300 sulla seconda città del Paese. "Non riesco a capire dove abbiano sparato", racconta il commesso di una profumeria. "Se questo è un obiettivo militare allora io sono Indira Gandhi. In questo momento ho solo parole che non voglio dire ad alta voce".
La città di Bahmut, situata nella regione vicina alla linea del fronte, porta le tracce della guerra. Qui la vita si è fermata. I combattimenti sono all'ordine del giorno e molti sono scappati nei mesi scorsi, abbandonando le proprie case.
"Che facciamo, ce ne andiamo da qui? Io non me ne andrò da qui", racconta Yulia, che ha deciso di restare. "Ho seppellito qui i miei genitori. Mia nonna è molto vecchia. Chi si prenderà cura di lei se non io? Non voglio passare di casa in casa, affittare... È meglio che rimanga qui, anche se è una casa in rovina, ma almeno è mia".
La situazione a Zaporizhzhia
Continua a destare preoccupazione la situazione nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L'operatore ucraino Eneroatom ha fatto sapere che, a causa dei bombardamenti ricorrenti, l'infrastruttura è stata danneggiata e si rischiano incendi, perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive.
Il governatore della regione ha denunciato intanto nuovi attacchi con missili Grad e colpi di artiglieria da parte delle forze russe sulle città di Nikopol e Marhanets, che si trovano a una decina di chilometri dall'impianto nucleare. Non ci sarebbero vittime.