Nel porto merci più grande dell'Inghilterra, quasi 2.000 lavoratori hanno incrociato le braccia, da domenica, e lo faranno per otto giorni, chiedendo un aumento di stipendio. Indossano tutti il gilet rosso del sindacato Unite. Continua l'estate nera degli scioperi nel Regno Unito
Felixstowe è il più grande porto merci del Regno Unito.
Quasi 2.000 lavoratori del porto - 150 km a nord-est di Londra - hanno iniziato domenica 21 agosto uno sciopero di otto giorni, chiedendo il rinnovo contrattuale e l'aumento degli stipendi, fermi da anni.
Indossando il gilet rosso del sindacato Unite, gruisti, operatori di macchinari e stivatori hanno incrociato le braccia, a Felixstowe, per la prima volta dopo l'ultimo sciopero, risalente al 1989.
Miles Hubbard, responsabile regionale del sindacato Unite:
"Non abbiamo nulla a che fare con una strategia nazionale, è qualcosa che è accaduto qui a livello locale e riflette ciò che sta accadendo altrove, perché le persone in tutto il Paese, credo, si sentono allo stesso modo. Ecco perché sembra essere organizzato: perché le persone ovunque si sentono allo stesso modo e arrivano alla stessa conclusione. Quando è troppo è troppo, non lo sopporteremo più!".
Ai lavoratori del porto di Felixstowe è stato offerto un aumento di stipendio "del valore medio di oltre l'8% nell'anno in corso".
Ma il sindacato sostiene che non è sufficiente per un'azienda che realizza profitti milionari.
Paul Davey, portavoce del porto di Felixstowe:
"Siamo d'accordo sul fatto che i lavoratori meritano una giusta paga per una giornata di lavoro e credo che sia già quello che noi paghiamo per loro".
Lo sciopero dei portuali si aggiunge ad un estate di forti agitazioni sindacali in terra britannica: a causa dello sciopero dei dipendenti delle Ferrovie inglesi, sabato nel Regno Unito ha circolato un treno su cinque.