Ucraina: accuse e timori su Zaporizhzhia. Zelensky:"I cittadini russi che tacciono sono complici"

La guerra delle centrali. Questa è la Kakhovka Hydroelectric Station.
La guerra delle centrali. Questa è la Kakhovka Hydroelectric Station. Diritti d'autore AP/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews - AP - Ansa
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Continua lo scambio di accuse tra russi e ucraini sui bombardamenti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dopo aver chiesto il divieto di viaggio in Europa per i russi, Zelensky attacca i cittadini russi che non criticano la guerra: "Siete complici di Putin"

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Ora è la guerra delle centrali.

Il ministero della Difesa russo ha reso pubblico un filmato che descrive le conseguenze dei bombardamenti ucraini sulla centrale idroelettrica di Kakhovka, sul fiume Dniepr.

Tre delle sei turbine sarebbero danneggiate. L'interruzione dei sistemi di produzione di energia e di scarico dell'acqua potrebbe avere gravi ripercussioni sui sistemi di raffreddamento dei reattori nucleari della vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Video AP
Danni alla centrale idroelettrica di Kakhovka.Video AP

Bombardamenti ucraini o russi alla centrale di Zaporizhzhia?

Ucraina e Russia continuano a incolparsi a vicenda e a sollevare timori per la sicurezza dell'impianto di Zaporizhzhia, a causa dei nuovi bombardamenti intorno alla centrale, che sono continuati anche nelle ultime ore. 
Lo rende il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko.

A causa dei ripetuti bombardamenti, il governo della regione di Zaporizhzhia starebbe valutando la possibilità di interrompere l’attività della centrale nucleare: lo ha rivelato il rappresentante permanente della Russia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov.
Secondo Ulyanov, a sganciare le bombe sarebbero state le forze ucraine. Secondo le fonti di Kiev, invece, le forze russe avrebbero attaccato nella scorsa notte con fuoco di artiglieria Marganets, città nella regione di Dnipropetrovsk (sud).

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Il funesto ricordo di Chernobyl**

Per gli abitanti della zona, in ogni caso, sono momenti di ansia: il ricordo del disastro nucleare diChernobyl - era il 26 aprile 1986 - è ancora vivo.  

Anastasiya Rudenko, 63 anni: 
"Non c'è niente di buono in quello che sta succedendo e non sappiamo come andrà a finire". 

Video AP
"Non sappiamo come andrà a finire"...Video AP

Viktor Shabanin, residente di Vyshetaranivka, 57 anni: 
"La gente è nervosa, perché la centrale nucleare è vicina, troppo vicina. Spesso il vento soffia nella nostra direzione. Quindi le radiazioni arriveranno immediatamente a noi e finiranno nell'acqua".

Video AP
"La centrale è vicina, troppo vicina..."Video AP

"Cittadini russi complici di Putin"

Nel suo quotidiano messaggio notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i russi che non si esprimono contro la guerra in Ucraina di essere complici di Putin

"E non importa dove vi troviate, sia sul territorio della Russia che all'estero: la vostra voce dovrebbe risuonare forte a sostegno dell'Ucraina e contro questa assurda guerra".
Volodymyr Zelensky
44 anni, presidente dell'Ucraina dal 2019
AP Photo
Volodymyr Zelensky durante il suo messaggio notturno. (15.8.2022)AP Photo

Viaggio verso l'Etiopia

Nel frattempo, il primo carico di grano del Piano Alimentare Mondiale (PAM) dell'Onu, destinato all'Etiopia, ha lasciato il porto di Odessa, sul Mar Nero.

La nave "Brave Commander" trasporta 23.000 tonnellate di grano. L'Etiopia è uno dei cinque Paesi che si trovano già in condizioni di carestia.

Cos'è il Piano Alimentare Mondiale: sito ufficiale

Olio di girasole in arrivo in Puglia (a Monopoli)

La ''NV Mustafa Necati'', partita dal porto di Chornomorsk, sarà la seconda nave che dall'Ucraina raggiungerà l'Italia per il trasporto di merci nel settore dell'agro-alimentare. 
L'arrivo nel porto di Monopoli (Bari) è previsto per martedì 16 agosto alle ore 12. 

In questo caso, con un ritardo di oltre cinque mesi causato dalla guerra, giungeranno in Puglia 6.000 tonnellate di olio di semi di girasole per il gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese, e che opera anche nella lavorazione e commercializzazione di oli per uso alimentare. 

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