Commemorazioni per il rastrellamento degli ebrei. Macron inaugura un nuovo memoriale

Memoriale del Rafle du Vel d’Hiv
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Di Debora Gandini
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Secondo la comunità ebraica anche se molto è cambiato l’antisemitismo è ancora presente nella società francese

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Ottant’anni dopo, Parigi e la Francia ricordano la retata del Rafle du Vel d’Hiv, ovvero il rastrellamento degli ebrei al Velodromo d'Inverno durante la Seconda Guerra Mondiale.

Alla presenza del Presidente Emmanuel Macron e di alcuni sopravvissuti alla Shoah è stato inaugurato un nuovo luogo della memoria nell**’ex stazione di Pithiviers**, nel dipartimento di Loiret, secondo luogo delle deportazioni dopo Drancy. Da questa stazione partirono otto convogli diretti verso i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

"Questa stazione fu un luogo di lutto, di orrore e ora sarà per sempre un posto per non dimenticare la storia. Sarà il luogo dove verranno ricorsati i 16.000 ebrei, tra cui 4.700 bambini, che furono deportati dai nazisti dal 1941 al 1943, ha sottolineato il leader dell’Eliseo. Un memoriale per loro e per tutti gli ebrei, francesi e stranieri, vittime della Germania nazista e del governo di Vichy".

Presenti anche la premier francese Elisabeth Borne che accompagnata dallo storico Serge Klarsfeld si è recata nel giardino delle piccole vittime. Dopo cinquanta anni di silenzio da parte delle autorità francesi, fu il presidente Jacques Chirac a riconoscere nel 1995 la responsabilità della Francia in quell’orrore. Secondo la comunità ebraica anche se molto è cambiato l’antisemitismo è ancora presente nella società francese.

Di recente, il candidato di estrema destra alle presidenziali, Eric Zemmour, ha sostenuto che Pétain "salvò" degli ebrei francesi durante la Seconda guerra Mondiale. "Il senso di questa commemorazione – ha spiegato la presidenza francese - è dirsi che la lotta continua e che il presidente Macron continuerà a seguire il cammino tracciato da Chirac". Il discorso presidenziale dovrebbe durare una ventina di minuti, in presenza dei superstiti del Vel d'Hiv.

Circa 13.000 ebrei, in maggioranza donne e bambini, vennero fermati dalla polizia francese a Parigi e nella vicina banlieue il 16 e 17 luglio 1942 e internati in condizioni spaventose nel Velodromo d'Inverno prima di essere deportati nei campi di sterminio. Otto convogli, con 8.400 deportati, partirono invece dalla stazione di Pithiviers. 

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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