Viaggiatori LGBTQ+, ricerca Booking.com per futuro inclusivo

82% dice di aver avuto esperienze poco accoglienti
82% dice di aver avuto esperienze poco accoglienti
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - La parola "viaggio" di per sé dovrebbe essere sinonimo di esperienze positive, avventura, divertimento. Eppure, per una gran parte dei viaggiatori LGBTQ+ nel mondo, spesso i viaggi rivelano uno scenario del tutto differente, secondo quanto dimostrato da una ricerca condotta da Booking.com. La piattaforma digitale leader nel settore dei viaggi rivela infatti che l'82% di queste persone ha vissuto esperienze poco accoglienti o addirittura spiacevoli durante le proprie vacanze, dato che sale all'84% se si guarda ai risultati italiani. Si tratta della ricerca più approfondita di Booking.com sul mondo LGBTQ+ , e svela le attitudini, le preoccupazioni e le preferenze di questi viaggiatori, nonché le esperienze passate, la realtà attuale e la speranza per un futuro più inclusivo anche sotto questo punto di vista. Lo studio è stato condotto in 25 Paesi nel mondo e dimostra che le esperienze negative sono più frequenti quando queste persone si trovano in pubblico (31%), specialmente secondo i viaggiatori LGBTQ+ provenienti da India (100%), Danimarca (97%) e Messico (93%). Oltre ad affrontare l'argomento delle barriere all'ospitalità inclusiva, lo studio evidenzia come in molti casi il viaggio ideale sia diverso dall'esperienza che poi si vive. Per la metà delle persone LGBTQ+ (52%), viaggiare dovrebbe significare relax fisico e mentale. Sebbene sia evidente che ci sono ancora tanti ostacoli per coloro che si identificano come LGBTQ+, stiamo assistendo a segnali positivi: l'85% dei viaggiatori LGBTQ+ sostiene di aver vissuto esperienze di viaggio quasi sempre accoglienti, e i viaggiatori omosessuali si trovano d'accordo con questa affermazione nella maggior parte dei casi (90%). Booking.com riconosce che le strutture hanno un ruolo molto importante nell'offrire un'esperienza più inclusiva e si sta impegnando affinché proprio tutti possano viaggiare a testa alta. Lanciato ad agosto 2021, il programma di formazione Proud Hospitality di Booking.com è disponibile in inglese, francese, tedesco e spagnolo per tutte le strutture partner nel mondo, e al momento conta oltre 10.000 strutture Proud Certified in 95 Paesi e territori, tra cui più di 110 in Italia. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Orban apre la campagna elettorale di Fidesz: "In Ucraina Bruxelles gioca col fuoco"

Iran-Israele, il conflitto è diretto: il pericolo di missili, raid e arsenali nucleari

New York, uomo si dà fuoco davanti al tribunale del processo a Donald Trump