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Dimezzata la missione sanitaria italiana in Libia: 200 uomini a casa

Settembre 2011, un combattente ferito in un ospedale di Misurata, Libia
Settembre 2011, un combattente ferito in un ospedale di Misurata, Libia Diritti d'autore  Manu Brabo/2011 AP
Diritti d'autore Manu Brabo/2011 AP
Di Euronews
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Il contingente medico-sanitario continuerà a eseguire interventi di primo soccorso con una limitata capacità di ricovero

La task Force sanitaria “Ippocrate” rimarrà in Libia, ma subirà un ulteriore ridimensionamento: ad annunciarlo è lo Stato maggiore della Difesa, che - in accordo con le autorità libiche - ha appena stabilito il rientro in Italia di una metà del contingentemedico sanitario, oltre che di una buona parte di mezzi e forniture.

All'ospedale da campo di Misurata rimarranno 200 italiani, che dovranno quindi necessariamente ridimensionare i propri compiti: non piu interventi di rianimazione e chirurgia salvavita, ma triage, primo soccorso e manovre salvavita.

Parallelamente sarà mantenuta una pur limitata capacità diagnostica e di ricovero

Impiantata nel 2016, per assistere le milizie di Misurata durante la sfiancante battaglia contro lo Stato islamico, la missione ha oggi all'attivo oltre mille interventi chirurgici, altrettanti ricoveri e piu di 40 mila prestazioni ambulatoriali, in buona parte interventi di pediatria,e protetistica su mutilati di guerra

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