Il primo focolaio Covid era stato riconosciuto solo 24 ore prima, ad oltre due anni dall'inizio della pandemia
Sei persone sono morte a causa del coronavirus e 350.000 sono state curate per sintomi con febbre in Corea del Nord, secondo quanto fatto trapelare da media statali, all'indomani del riconoscimento di un focolaio per la prima volta nella pandemia.
I vertici del Paese hanno imposto un blocco nazionale per contenere i contagi: l'entità dell'epidemia non è stata resa nota, ma potrebbe avere gravi conseguenze per il Paese, che ha un sistema sanitario carente e si ritiene che i suoi 26 milioni di abitanti siano in gran parte non vaccinati.
L'agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency ha dichiarato che i test sui campioni raccolti in questi giorni da un numero imprecisato di persone con febbre nella capitale Pyongyang hanno confermato che queste sono state infettate dalla variante Omicron.
In risposta, il leader Kim Jong-un ha chiesto un blocco totale delle città e delle contee, imponendo l'isolamento dei luoghi di lavoro per unità per contenere la diffusione del virus.