'Ndrangheta: cosche radicate a Roma, misure cautelari

Operazione Dia coordinata da Dda. Arrestato sindaco in Calabria
Operazione Dia coordinata da Dda. Arrestato sindaco in Calabria
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 10 MAG - Operazione della Direzione Investigativa Antimafia a Roma e provincia, in Lazio, e a Reggio Calabria e in Calabria per l'esecuzione di un'ordinanza cautelare del gip di Roma su richiesta della Dda romana nei confronti di 43 persone. Alcuni sono accusati di far parte di una locale di 'ndrangheta, radicata nella capitale e finalizzata ad acquisire la gestione e il controllo di attività economiche in svariati settori, ittico, panificazione, pasticceria, del ritiro delle pelli e degli olii esausti. in corso anche perquisizioni e sequestri e l'esecuzione di misure cautelari disposte dal Gip su richiesta della Dda reggina. L'organizzazione, secondo quanto riferito dagli inquirenti, faceva poi sistematicamente ricorso ad intestazioni fittizie al fine di schermare la reale titolarità delle attività. Inoltre, secondo quanto emerso l'organizzazione si proponeva anche il fine di commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e l'incolumità individuale e in materia di armi, affermando il controllo egemonico delle attività economiche sul territorio, realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe. A Reggio Calabria le misure sono state emesse all'esito del coordinamento investigativo con la Dda di Roma. Nell'ambito dell'inchiesta, denominata "Propaggine", è stato arrestato il sindaco di Cosoleto, Antonino Gioffré. Il suo nome compare nell'elenco dei 34 soggetti raggiunti da un'ordinanza di custodia emessa dal gip su richiesta della Dda reggina contro la cosca Alvaro-Penna di Sinopoli. Nel filone calabrese, 29 persone sono finite in carcere e 5 ai domiciliari. Gioffré è accusato di scambio elettorale politico-mafioso. In sostanza avrebbe favorito l'assunzione di un altro soggetto indagato. Gli altri reati contestati dai pm sono l'associazione mafiosa, il favoreggiamento commesso al fine di agevolare l'attività del sodalizio mafioso e la detenzione e vendita di armi comuni da sparo ed armi da guerra aggravate. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Guerra in Ucraina: accordo tra Kiev e Mosca per lo scambio di 48 bambini sfollati

Nestlé: distrutte due milioni di bottiglie d'acqua della filiale Perrier. Scoperti batteri "fecali"

Ucraina, Biden firma il pacchetto di aiuti all'estero da 95 miliardi: "Armi già nelle prossime ore"