Nuovi guai giudiziari per l'ex manager di Renault e Nissan, Ghosn: la procura di Nanterre ha spiccato un mandato d'arresto internazionale
Le autorità francesi hanno emesso un mandato d'arresto internazionale per Carlos Ghosn, l'ex amministratore delegato di Renault e Nissan, che deve rispondere di abuso di beni aziendali, riciclaggio di denaro e corruzione.
Ghosn è indagato dalla Procura di Nanterre: il manager avrebbe sottratto 15 milioni di euro dalle casse di Renaut, li avrebbe dirottati attraverso il distributore di automobili omanita Suhail Bahwan Automobiles (SBA) e poi utilizzati per spese personali. Tra le spese figura anche quella di uno yacht.
Il giudice istruttore incaricato dell'inchiesta ha spiccato altri quattro mandati d'arresto internazionali per gli attuali o ex proprietari della società omanita SBA, ha detto l'ufficio del procuratore di Nanterre, contattato da AFP.
Gli inquirenti sospettano anche che Carlos Ghosn abbia tratto un profitto personale da un accordo di sponsorizzazione tra Renault e l'istituto che gestisce il castello di Versailles, organizzando due feste private, che il manager contesta.
Arrestato a Tokyo nel novembre 2018, Ghosn, rilasciato su cauzione, è scappato un anno dopo dal Giappone per rifugiarsi in Libano dove si trova attualmente.
Il 68enne uomo d'affari aveva giustificato la sua fuga sostenendo di voler "sfuggire a un'ingiustizia e a un complotto" delle autorità giapponesi.