Violenza donne: E-R potenzia reddito libertà, 1,5 mln di risorse

(ANSA) – BOLOGNA, 20 APR – Un aiuto concreto alle donne
vittima di violenze per riprendere in mano la propria vita. Va
in questa direzione il Reddito di Libertà, misura introdotta dal
Governo per le donne seguite dai centri antiviolenza e dai
servizi sociali, e l’Emilia-Romagna potenzia in modo cospicuo le
risorse a disposizione. Ai 200mila euro stanziati dallo Stato
per il 2022, la Regione aggiunge altri 1,3 milioni, portando il
totale disponibile a un milione e mezzo. Una misura, ha
sottolineato l’assessora per le Pari opportunità Barbara Lori in
conferenza stampa, che consentirà di finanziare la totalità
delle 290 domande presentate nei primi tre mesi dell’anno. Prima
dell’integrazione solo 42 domande avevano ricevuto risposta.
Sono tra l’altro in arrivo ulteriori finanziamenti. Nelle
prossime settimane, ha anticipato Lori, sarà assegnata
all’Emilia-Romagna un’ulteriore tranche di risorse statali pari
a 667mila euro, che permetterà di superare i due milioni di euro
complessivi. “Un plafond tale da dare risposte a una platea
importante di donne”.
Il Reddito di Libertà, istituito nel 2020 e diventato
operativo tra fine 2021 e inizio 2022, è una misura nazionale
che le Regioni possono decidere di integrare con propri
finanziamenti. Prevede l’erogazione di un assegno mensile fino a
400 euro per un periodo massimo di un anno. È rivolto alle donne
vittime di violenza, con o senza figli, in condizioni di bisogno
economico, per aiutarle a intraprendere un percorso di
autonomia. L’assegno è cumulabile con altre misure, come il
reddito di cittadinanza. Le domande vanno presentate al proprio
Comune di residenza, insieme all’attestazione del centro
antiviolenza e a una certificazione dei servizi territoriali.
(ANSA).