Distrutta una nave russa a Berdyansk

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Diritti d'autore AFP PHOTO /Ukrainian Navy
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Di Euronews
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Le forze ucraine scelgono di colpire un obiettivo strategico della logistica russa.

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Una nave da sbarco russa ormeggiata sul mar d'Azov è andata in fumo. Si tratta di una nave anfibia che è stata colpita, secondo le parole di Kiev, da un missile balistico, in un attacco sferrato dalle forze ucraine contro il porto di Berdyansk, nel sud del Paese. Berdyansk è una piccola città sulla costa del Mar d'Azov, che si trova tra la Crimea e Mariupol, da cui dista circa 70 km. Una posizione strategica per la città, il cui porto, occupato dai Russi il 28 febbraio, è utilizzato da settimane come base logistica per portare rifornimenti alle truppe che assediano Mariupol.

La notizia è stata diffusa in mattinata dalla Marina Ucraina, che in un post su Facebook ha scritto che "La grande nave da sbarco Orsk della flotta occupante sul Mar Nero è stata distrutta nel porto di Berdyansk catturato dalla Russia".

400.000 civili portati in Russia

Mentre i bombardamenti si intensificano a Kharkiv e a Irpin, vicino a Kiev, torna l'incubo delle detenzioni arbitrarie e delle sparizioni forzate dei civili. Kiev accusa Mosca di avere catturato dai territori conquistati più di 400.000 civili allo scopo di usarli come ostaggio per fare pressioni sull'Ucraina. Sono stati "deportati", secondo Kiev. Il Cremlino fornisce numeri pressochè identici ma sostiene che i civili siano stati "trasferiti" con il loro accordo. Secondo Kiev, i civili ucraini catturati dalle truppe russe vengono prima trattenuti in campi nel Donetsk per poi portarli in Russia, dove "a chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per 2 anni".

Solo da Mariupol, la città assediata dai Russi, l'esercito di Mosca ha deportato illegalmente in Russia 15mila cittadini ucraini, secondo le parole del sindaco Vadim Boychenko.

Secondo l'Onu, il numero accertato di civili uccisi dall'inizio dell'invasione ha superato la soglia dei mille. Sono ormai 3,7 milioni (su una popolazione di 44 milioni) le persone fuggite dall'Ucraina.

Odessa si prepara all'attacco

E mentre le forze ucraine lottano per conservare il controllo di Mariupol, ormai quasi distrutta, un'altra città portuale si prepara all'attacco. A Odessa, perla del Mar Nero, militari e civili aspettano un'offensiva russa imminente, probabilmente via mare.

Le navi di Mosca, all'apparenza invisibili, tengono la città sotto tiro e sparano sporadici colpi d'artiglieria. Come accade a Leopoli, anche nella città portuale, la cui storia è legata a doppio filo all'Italia, sempre più civili si arruolano spontamente nelle milizie per prepararsi a difendere Odessa.

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