Il dramma degli sfollati ucraini: si moltiplicano i convogli carichi di civili in fuga dal Paese
Una scena ricorrente: convogli carichi soprattutto di donne, anziani e ragazzi in fuga dalla guerra.
Chi è riuscito a scappare dall'assedio di Mariupol ha preso un treno dalla stazione di Zaporizhzhia, a circa 220 chilometri dalla città ucraina nella morsa dell'attacco russo, e raggiunto Leopoli.
E poi ci sono gli abitanti evacuati dal villaggio di Bobyrk. Circa 1.600 persone in totale, tra cui 843 bambini. Un'emorragia costante che nel complesso ha portato lontano dalle loro case, e a volte dai loro cari, circa 10 miioni di persone.
Serhiy Gyziy è un abitante di Bobryk. Racconta quello che è successo nel suo paese: "Gli occupanti circolano a Bobryk ora come se fossero a casa loro - dice - Non potevo sopportarlo. Non potevamo cucinare, non c'erano acqua ed elettricità. Era tutto molto difficile, naturalmente. Siamo stati in queste condizioni per una settimana".
Molti bambini arrivano nel territorio di Leopoli, l'ultima tappa prima di abbandonare il loro paese, spesso senza parenti o accompagnatori. Una ONG ceca ha raccolto diversi minori, tra cui 40 orfani o bimbi malati sul lato ucraino del confine con la Polonia.
Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, 3 milioni e 380 mila persone sono fuggite dall'Ucraina.
La maggior parte è arrivata nelle vicine Polonia, Romania o Moldavia.
La Germania ha registrato l'ingresso di più di 200.000 ucraini. Berlino ha aperto un centro per coloro che fuggono dal conflitto all'aeroporto recentemente chiuso di Tegel.