Si torna a scuola a Volnovakha, città controllata dai russi: sull'edificio svetta la bandiera russa e prima delle lezioni si ascolta l'inno degli occupanti
Gli abitanti di Volnovakha, nell'Oblast di Donetsk, cercano di recuperare una parvenza di normalità nonostante gli orrori della guerra.
I segni del conflitto rimarranno a lungo impressi nella memoria della città .
"Qui tutto è distrutto. La nostra casa è andata in fiamme. Ci restano solo i nostri passaporti e le carte d'identità. Non abbiamo più niente" dice una donna che risiede in città.
Nella cittadina di 20.000 abitanti, controllata dalle forze russe da circa un mese, le scuole hanno finalmente riaperto i battenti.
Le immagini sono state filmate durante una visita organizzata dall'esercito di Mosca.
All'ingresso della scuola svetta la bandiera russa e, prima delle lezioni, ora si ascolta l'inno nazionale di Mosca.
Lezioni in russo per i piccoli rifugiati in Estonia
Ma la scuola ricomincia anche per i piccoli ucraini che hanno dovuto lasciare il Paese: in un istituto scolastico di Tallin, in Estonia, sono stati accolti circa 70 bimbi rifugiati e alcune insegnanti.
Marharyta è una prof ucraina: “A Kharkhiv facevo l'insegnante di scuola elementare - dice - ma quando è scoppiata la guerra ho dovuro lasciare il Paese con il mio bambino per rifugiarmi in un posto sicuro"
Gli alunni qui seguono lezioni nella loro lingua natale: un'eccezione rispetto agli oltre 2 milioni di bambini rifiugiati in altri Stati europei. La maggior parte di loro deve frequentare la scuola in una lingua che non conosce.